2.1.10

Una tirata inutile

Violenza e tortura su un immigrato di nome Said Stat - la denuncia dell’organizzazione per i diritti umani Gruppo EveryOne. È marocchino, abita in Italia da oltre 19 anni, ha sempre lavorato e pagato le tasse. Poi però un classico: permesso di soggiorno scaduto, diventi clandestino, un delinquente in pratica. L’11 novembre scorso Said è stato arrestato e condotto al Cie. Ci ha raccontato al telefono che nella notte fra lunedì e martedì scorso - proseguono gli attivisti di EveryOne, tre guardie lo hanno prelevato dalla sua cella, conducendolo in un’altra, dove gli è stato intimato di togliersi gli occhiali perché l’avrebbero sottoposto a un pestaggio. Ci ha inoltre confessato che per dare un esempio agli altri carcerati, è stato consentito ad alcuni detenuti di assistere alla violenza. Buchi neri, in cui il rischio è che nessuno voglia più mettere gli occhi.

Sul Terrorista mediatico di oggi.

Mettiamo che non sia vero. Così. Anche se fosse solo – e lo è – verosimile. (Stefano Cucchi. Reportage di Fabrizio Gatti/Bilal).

Mi vien da pensare: l’Italia, una volta. Ventre molle d’Europa, filoaraba, buonista (con pro e contro). Che andava – come è andata nel 2006 – in missione (quella davvero di pace) in Libano (fermata una guerra brutta, vite salvate). Non so se sarebbe poi andata in Iraq e Afghanistan, quell’Italia là, come ha fatto questa – solo per alleati di dubbio gusto e petrolieri. È da allora che siamo tutti complici di stragi di civili e torture: forse più di UN MILIONE di morti.

Gli islamici erano sinceramente interessati alla stabilità dell'Italia. Aveva un'importanza strategica. Era un rifugio. (...) Decine di islamici sono partiti dall'Italia per combattere il jihad in Afghanistan, ma non hanno creato alcun problema in Italia perché essa non veniva considerata un loro obiettivo". Il rapporto speciale con l'Italia, però, si è rotto per colpa, secondo Abù 'Ammar, di Roma: "Dopo l'11 settembre l'atteggiamento italiano è cambiato, ha adottato la politica americana, contraddicendo le regole della propria sicurezza interna. In questo modo ha violato lo 'Aqd al-Aman, il patto di sicurezza con gli islamici. In passato i servizi segreti italiani erano attendibili e sinceri. Oggi è diverso, lavorano sulla base di informazioni lacunose e false, ripetendo ciò che dicono gli americani. Creano problemi con gli islamici per comportarsi come gli americani che sono interessati ad intensificare la tensione con i Musulmani ovunque nel mondo". Poi conclude: "Se io come musulmano mi sento represso e vedo che l'Italia si allea con gli americani, la considero un nemico dell'islam. In origine l'Italia non era un obiettivo, è il suo allineamento con l'America che ha cambiato la situazione. (da una relazione del PM Armando Spataro)

Ecco. Ora, andiamo avanti a leggi razziali, pestaggi in periferia, odio e stragi nelle guerre-non-guerre. Vediamo solo qualche progetto d’attentato in questa o quella città, pochi squilibrati (uno s’è fatto saltare in aria a due metri da me, normale suicidio han detto). Ogni tanto una provocazione. Ma domani; quando ci sarà da raccogliere: vedremo.

Per fortuna c’è tanta brava gente, tra quei criminali e stupratori e teppaglia che se ne deve andare a casa loro: e ci sarà solo uno sciopero. Ma non andrà sempre così.

E quando ci saremo, al punto, bisognerà ricordarsi; sapere gli esecutori senza dimenticare i mandanti, le vittime di allora ma anche quelle di oggi – e farsi un’idea.

Era tanto che volevo dirlo.