24.1.10

Diamo un nome alle cose

“Non sarà il processo breve il grimaldello per mettere il premier nella condizione di governare con serenità senza il continuo assedio della magistratura politicizzata – si legge […] sul Mattinale (la newsletter di Palazzo Grazioli dedicata agli addetti ai lavori) – la maggioranza punta semmai sul legittimo impedimento”, considerato dai fedelissimi del premier “una semplice norma per cui non potranno tenersi udienze ogni qualvolta il premier sarà impedito, appunto, da impegni istituzionali”.

Marco Franchi sul Fatto.

Per esempio “mettere il premier nella condizione di governare con serenità” è un bellissimo modo di esprimersi; uno senza pensarci poteva venirgli d’istinto non so “non andare in galera”, o “farla franca”. E invece. Beh son le migliori forze del paese mica per niente.

Che io c’ho pensato e ripensato e ormai sono sicuro: a memoria d’uomo, per Berlusconi – tolti i periodi come adesso che deve salvarsi le terga, qualche occasione ufficiale per intrattenere capi di Stati esteri, calamità (incluse le campagne elettorali) – io Berlusconi non me lo ricordo.

Cioè lui quando non è in procinto di finire in galera questo lo dico avendoci pensato si badi, semplicemente: sparisce. Andrà per spa e beauty farm. Ma son proprio sicuro che per mesi e mesi, se non è alle viste il suo arresto, lui di governare il paese proprio, secondo me non ci pensa.