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29.12.12

Cuius regio, eius religio


I TEMI ETICI restano alla libera coscienza degli eletti, dice Monti, ma il governo tecnico ha fatto ricorso contro una sentenza europea che consentiva la diagnosi preimpianto sugli embrioni nonostante la famigerata legge 40 sulla fecondazione assistita. Anche sull’8 per mille Monti si è rifiutato sia di attivare la commissione italo-vaticana per rivederne il gettito ben superiore alla vecchia “congrua” (come prevede il Concordato), sia di fare pubblicità sulla destinazione della quota dello Stato, e pure sull’Imu è riuscito a strappare a Bruxelles una sorta di condono: gli immobili commerciali di enti religiosi dovranno pagare dal 2013, ma l’evasione pregressa è perdonata. Basta? No, perché c’è anche la dote in contanti: 223 milioni per le scuole private (cioè cattoliche), 12,5 milioni per l’ospedale Bambin Gesù di Roma (caro a Bertone) e 5 per il Gaslini di Genova (caro a Bagnasco). Non misteri della fede. 
Tutti gli interessi vaticani nelle “nozze” con il Prof, Marco Paolombi, FQ, p. 2 

28.12.12

Il Grande Centro

o Nel ventre della Balena (bianca)


Il Senatore a vita Mario Monti "sale" in politica (ricalcando, seppure per contrasto, suoi illustri predecessori, per esempio nel verbo di moto per qualificare la sua scelta - perché non "dedicarsi", "applicarsi", o "donarsi" alla politica, chissà), l'Osservatore Romano brandisce il Gran Turibolo, e nel volgere di una notte l'Italia ringiovanisce di cosa, trenta-quarant'anni.

Sono tornati i ruggenti anni Ottanta. O settanta. Che importa, tutto è sobrio, curiale, ed ora anche democratico!

La banca propone e Bertone dispone.

Pio illuso chi avrebbe voluto equità, modernità, rigore e giustizia sociale dopo il medioevo berlusconiano. All'orizzonte quello che passa il convento: tasse per tutti e favori ai vescovi, tagli lineari e fondi a scuole e sanità di Santa Romana Chiesa, oscurantismo sui diritti e ristagno sociale.

Finalmente si potrà riparlare di legge sull'aborto. Fine vita. E magari di quella barbara legge 40. E il divorzio? Sembra civile il divorzio?

27.2.11

Milleproroghe – Devolve et impera

L’articolo 2-quater, comma 1, prevede che nei comuni con più di 250mila abitanti venga “avviata una sperimentazione in favore degli enti caritativi” nella gestione della social card della durata di dodici mesi. […] In altre parole, lo Stato assegnerà la carta acquisti a imprecisati “enti caritativi” e saranno questi ultimi a dover decidere a chi dare la social card e a chi no, sottraendo questo compito ai servizi assistenza dei comuni. È una rivoluzione nella gestione del welfare. Invece di dare i soldi direttamente ai poveri, lo Stato li darà agli “enti caritativi”.

Tito Boeri e Giuseppe Pisauro, MILLEPROROGHE PER IL NUOVO MILLENNIO, LaVoce.info.

Su quali saranno gli “enti caritativi” deputati ad amministrare questo nuovo stato sociale devoluto si potrebbero già avanzare delle spericolate illazioni. Ma non sarebbe da seri professionisti della cronaca quali quelli che pensosamente si aggirano allisciandosi le folte barbe e i fitti favoriti in questa redazione; quindi chissà.

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13.2.11

Uno schifo

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In una Brescia già Leonessa e ora umile ancella, assediata dall’inquinamento, vessata da inutili targhe alterne, triste e disumana, l’amministrazione comunale non trova di meglio che organizzare nel centro cittadino – accanto ai numerosi palchi e palchetti allestiti per San Valentino – una bella cerimonia di popolo, banda, fiaccole e alpini, con carrozze e cocchieri (tutti portati in centro non so da dove con i suoi bei rimorchi e mezzi pesanti), che simboleggia la richiesta di protezione, buona fortuna, salvezza, prosperità e doppi incarichi che l’istituzione civile, il Comune, fa ai santi patroni – cioè alla Chiesa (proprio con una delibera comunale, riportata, si presume senza spese, su una pergamena poi donata al parroco della chiesa di San Faustino e Giovita) – e che viene magnanimamente accordata sotto forma di un cappello-talismano consegnato ai rappresentanti della politica cittadina. Il tutto disseppellendo non a caso dai putrescenti visceri della talvolta imbarazzante storia civica una tradizione medioevale del peggior clericalismo destrorso e fascistoide, e rifondando la ridicola “confraternita dei Santi Patroni”. Nel 2011.

E così poi la stampa cittadina e l’emittente televisiva locale, pesantemente infiltrati dalla confederazione episcopale, si trovano davanti praterie in cui affondare in contropiede, tra l’altro intervistando vecchie signore che commentando commendano il buon costume di rinsaldare i legami tra stato e chiesa per arginare la corruttela dei tempi. Come si sia arrivati a questo punto non si capisce.

2.1.11

Lotto per mille

di Emanuele Fucecchi

[Gli] eventi hanno costretto il cardinal Ruini, vero amministratore delegato della Chiesa italiana da più di trent’anni, ad uscire di nuovo allo scoperto. Lo ha fatto con un convegno celebrativo per l'unità d'Italia. Il titolo: “Le dita nella presa di Porta Pia”. Sottotitolo “Dopo un secolo e mezzo, la Chiesa è solida, lo stato liquido”. Nel convegno si appoggia il Federalismo nordista, l'Autonomismo meridionale, il Frazionismo tirolese, lo Scissionismo anconetano promuovendo la creazione di un protettorato vaticano da Monteverde a Rocca di Papa comprendente anche l'Ikea di Anagnina, tradizionale serbatoio di masse remissive . L'Italia, infatti, è in ginocchio: è il momento, perciò, per il premier, di aprire la patta e per il cardinale che lo assiste di vendere indulgenze. Sarà istituito infatti, molto a breve, il lotto per mille, una lotteria dello Stato interamente devoluta alla Chiesa. In cambio il premier ha chiesto la derubricazione della prostituzione dalla lista dei peccati. Segno del nuovo simpatico clima, la telefonata pubblica a Don Gelmini. “Io sono come te” ha detto Berlusconi. “Ti pacciono minorenni” ha risposto emozionato l'anziano sacerdote tra la commozione dei presenti.

Emanuele Fucecchi, Misfatto, p. III.

12.12.10

La lobby di Dio

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“Uno di loro, avvicinato al self-service, lo ammette chiaramente: «Sai, sono entrato perché Cl ti aiuta in tutto. Io non avevo amici, vivo in un paesino della Calabria, vorrei fare il giornalista ma non ho chance… in Cl mi stanno dando una mano in tante cose. Certo è pesante trascorrere qui una settimana, con questo caldo. E lavorare gratis, come un negro. Pensa che pur lavorando come un pazzo mi devo pagare tutto, viaggio e soggiorno… »”.

F. Pinotti, La lobby di Dio, ed. Chiarelettere, Mi, 2010, p. 13.



7.11.10

Patte lateranensi

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“Solo un laicismo deteriore può criticare la tradizionale pratica del bunga bunga” ha detto monsignor Fisichella in conferenza stampa. “È parte integrante del dialogo tra culture. Che il dialogo avvenga nudi in piscina è garanzia di autenticità”. L'inventore della teologia della contestualizzazione espone poi le profonde radici filosofiche che lo motivano: “Silvio si sta battendo contro quest'Europa schifosa che vuole farci pagare l'Ici”. Un apice dell'intesa del premier con la curia si era già registrato con il caso Englaro. Silvio, da sempre interessato ai temi di bioetica, fin da quando concimava a embrioni le palme di villa Certosa, decise di intervenire con forza.

Emanuele Fucecchi, Il Misfatto, p.


31.10.10

“SCUSE PER BLOB”. MA PERCHÉ?

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Ruffini al Vaticano

Ci scusiamo per le scuse che il direttore di Raitre Ruffini ha zelantemente offerto a L’Avvenire per la puntata di Blob di mercoledì.

La trasmissione “blasfema in orario protetto” - come l’aveva subito ribattezzata il quotidiano dei vescovi – aveva osato trasmettere un monologo - su immagini però del Grande Fratello - del film di Spike Lee La 25ª ora. “In culo ai preti che mettono mani nei pantaloni di bambini innocenti, in culo alla chiesa che li protegge non liberandoci dal male. E dato che ci siamo ci metto anche Gesù Cristo, se l’è cavata con poco: un giorno sulla croce, un weekend all'inferno e poi gli allelujah degli angeli per il resto dell’eternità” recitava Edward Norton. “Che quanto avvenuto non abbia a ripetersi” ha scandito Ruffini.

Per carità. Prender l’arte, metterla da parte e tenersi stretta la pettinata pornografia della tele quotidiana. E. N.

FQ, p. 12.

Grazie, mio giornale.


10.10.10

L’arcobaleno, la stella rossa e la croce uncinante

O il sangue a venire

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La manifestazione dei cosiddetti estremisti di destra a Belgrado, contro il Gay Pride esemplifica chiaramente un atteggiamento che è comune ai regimi totalitari, alle religioni, e alle forme di ignoranza organizzata tipo tifoserie, gruppuscoli parapolitici, ecc.: l’atteggiamento per cui una condotta, una omissione o una scelta di qualsiasi tipo, che non influisce in alcun modo sulla vita altrui e si esplica nella sfera privata e libera del singolo che la adotta, se viene ritenuta sbagliata sulla base del sistema di “valori” a cui si rifà il regime, il credo, la curva, o il corpo sociale di riferimento, deve essere estirpata dall’universo.

Questo è stato ed è il sistema di pensiero di innumerevoli individui suggestionati dal potere di convincimento di autorità politiche e religiose quali il Partito Comunista dell’Unione Sovietica, il Partito Repubblicano degli Stati Uniti, svariate chiese sedicenti Ortodosse, predicatori e autorità religiose wahabite e integralisti vari; e che la Chiesa cattolica italiana sta cercando da anni di affermare quale unica chiave di confronto nella società italiana. Esempi lampanti da sempre sotto gli occhi di tutti. Fecondazione assistita; interruzione di gravidanza; insegnamento della religione, omosessualità.

Fino a quando chi crede in un dio si riterrà in diritto di imporre i predicati del credo di quel dio a tutto il mondo, e finché ci saranno autorità religiose o politiche che avranno l’ardire di dichiarare pubblicamente che una scelta individuale e libera di vita, da parte di un individuo adulto e consenziente, non può essere tollerata tout-court, in ragione di un qualche libro sacro o verità rivelata; stiamo messi male, e staremo sempre peggio.



2.4.10

Tinti si nasce

Lo penso da tanto e non ho mai trovato il modo di dirlo così chiaro, e semplice:

La chiesa cattolica ha stipulato un patto sciagurato con il Pdl: in cambio dell’esenzione dall’Ici, di finanziamenti sempre più cospicui alla scuola privata e dunque confessionale, dell’impegno a varare leggi repressive in materia di diritto alla morte, di unioni civili omo ed eterosessuali, di revisione dell’aborto, ha garantito appoggio pubblico a un partito che gestisce in maniera amorale quando non criminale ogni settore pubblico, dalla politica all’economia, alla giustizia, alla sanità, all’immigrazione, ai lavori pubblici.

Bruno Tinti, FQ 02/04/2010.

2.3.10

Prove tecniche di immaterialismo dialettico

La Chiesa non deve prendere «nelle sue mani la battaglia  politica» [cfr. Benedetto XVI, Deus caritas est, 28]. Pertanto clero ed organismi ecclesiali devono rimanere completamente fuori dal dibattito e dall’impegno politico pre-elettorale, mantenendosi assolutamente estranei a qualsiasi partito o schieramento politico. […] Ma è un diritto dei fedeli essere illuminati dai propri pastori quando devono prendere decisioni importanti. […] Il Magistero della Chiesa è riferimento obbligante in questo aiuto al discernimento del fedele. Ma il sacerdote deve astenersi completamente dall’indicare quale parte politica ritenga a suo giudizio che dia maggior sicurezza in ordine alla difesa e promozione dei valori umani in questione. Questa indicazione infatti sarebbe in realtà un’indicazione di voto.

2010_02_27_Comunicato_Vescovi_Emilia-Romagna.pdf (Oggetto application/pdf).

Sì, sono pezzi staccati ma anche ricopiando tutto in fila, o al contrario, o dal centro verso sinistra e ritorno non avrebbe molto più senso.

16.2.10

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato (anche in Lombardia)

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Cosa direste se qualcuno vi raccontasse che una Regione destina in via esclusiva l’80% dei suoi fondi per il diritto allo studio ai soli studenti della scuola privata, che rappresentano  soltanto il 9% della popolazione scolastica regionale? E se aggiungesse che questo è accaduto non soltanto ieri, ma che continua ad accadere tranquillamente anche oggi, quando le scuole pubbliche, frequentate dal 91% degli studenti, subiscono il più vasto taglio alle risorse della storia repubblicana? E se, infine, vi dicesse addirittura che, con supremo spregio per la situazione di crisi, vengono elargiti sussidi pubblici anche a chi dichiara al fisco 200mila euro di reddito e risiede nelle zone più prestigiose e costose delle nostre città?

Questo lo dicono kuelli di rifondazione komunista, ma con poche digressioni e tanti numeri; in un rapporto interessante che diventa surreale messo in parte a scuole pubbliche che cadono a pezzi, genitori in porsche sussidiati e cassintegrati che si pagano la carta.

Io non so.

Presadiretta

Io non ho tempo; ma chi ha un’ora e trentotto minuti, una sera – invece di guardare mai dire grande fratello o la replica di striscia la notizia o un brutto film: guardi l’ultimo Presadiretta. Per favore. Che c’è tutto. C’è un assessore provinciale siculo con le scuole che cadono a pezzi che a domanda: e se vien giù una scuola risponde: la magistratura cercherà i responsabili; che ci son gli studenti lombardi della scuola pubblica che prendon tre euro e quelli della privata quattrocento, ma però i primi devono avere l’isee meno di quindicimila euri attestato da un Caf, invece quelli della privata basta un reddito autocertificato di quarantamila; che si vedono tante di quelle cose che delle volte uno va in giro dice ma l’Italia non va bene niente – va di lusso, se stan così le cose e ancora andiamo, non che non va bene.

25.1.10

Il sonno della ragione

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Insopportabile concentrarsi unicamente sulla denigrazione reciproca, arrivando talora a denigrare il Paese intero pur di far dispetto alla controparte. Anche i media, che devono corrispondere ai compiti di informazione e di controllo che sono loro propri in una società evoluta - ha detto Bagnasco - non devono cadere nel sistematico disfattismo o nell’autolesionismo di maniera. Il giornalismo del risentimento che si basa, più che sulle notizie, sui conflitti veri o immaginati, finisce per nuocere anche alla causa per cui si sente mobilitato.

Guardi Cardinale Berlusconasco, dibattendoci tutt’ora nella catastrofe scatenata dall’ultima, di classe politica cattolica, per me pensare già a una nuova, anche no.

Continuavano a chiamarlo Sanità

Se poi si pensa che nel Piano regionale sanitario della Giunta Marrazzo era prevista la chiusura di 21 cliniche private, si capiscono meglio una serie di reazioni e prese di posizione delle grandi lobby.

Enrico Fierro sul Fatto (ormai di ieri).

L’importante è la sanità

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No, la Bonino non va bene. Non perché estranea alla fede, non perché si è occupata di aborto, ma perché non sembra incline a lasciarsi distrarre dai conti e dalla missione della sanità, che in Italia è pubblica. Lo sa anche Libero. Quando scatena la campagna sul legame diabolico tra Bonino e l’aborto, non sta parlando di morale cristiana. Sta dicendo: “Signori e monsignori, attenti al volume di affari”.

Hanno capito in fretta. Il pericolo non è la Bonino che viene avanti con la tenebrosa sinistra e forse il diavolo. Il pericolo è la Bonino stessa, che ha la sgradevole abitudine di leggere bilanci e contratti ad alta voce. E – con il suo ostinato laicismo – non solo ferisce le migliori tradizioni di fede dei credenti, ma scoperchia i benevoli spostamenti dall’interesse pubblico a quello privato(religioso e laico). E coltiva l’arcaica mania che i soldi pubblici debbano servire a fini pubblici, perciò ai cittadini, se possibile senza sprechi. Un pericolo non da poco.

Furio Colombo sul Fatto (di ieri).