La vera storia dell'impero moderno - della corporatocrazia che sfrutta i disperati e sta compiendo il saccheggio di risorse più brutale, egoistico e in ultima analisi autodistruttivo dela storia - ha poco a che fare con ciò che i giornali rivelavano quella mattina e ha tutto a che fare con noi. E questo, ovviamente, spiega perché è così difficile ascoltare la vera storia. Preferiamo credere al mito che migliaia di anni di evoluzione sociale della razza umana abbiano finalmente perfezionato il sistema economico ideale, anziché affrontare il fatto che abbiamo semplicmente preso per vero un concetto falso e l'abbiamo accettato come vangelo. Ci siamo convinti che qualsiasi tipo di crescita economica giova all'umanità, e che maggiore è la crescita e più diffusi sono i benefici. Infine, ci siamo persuasi a vicenda della validità e della giustezza morale del corollario a questo concetto: che cioè quanti eccellono nell'alimentare il fuoco della crescita economica vadano esaltati e ricompensati, mentre chi è nato ai margini può essere sfruttato.
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1.12.13
Sicari dell'economia II (e chiudo)
20.9.13
Io so.
Napolitano: no a conflitto politica-giustizia.
È in giorni come questi che tenermi come sempre per me alcune sottili riflessioni che mi capita di fare nell'aprire il giornale o sentire un tg mi sembra un delitto. In questi casi sono sopraffatto come da un senso trascendente e medianico di responsabilità abnegazione e dovere, che mi esortano a contribuire, in qualche modo, al tentativo titanico, perché colossale e votato dall'inizio al fallimento, di diradare la fitta tenebra in cui una sgomentevole massa di miei concittadini e contemporanei vive o sopravvive, come impalpabili ombre di anime dannate da un incomprensibile castigo.
22.2.13
(Anche) io so
Non è che non sono d'accordo con le proposte politiche di Bersani, Di Pietro, Vendola. Sono d'accordo.
Molte volte.
Il fatto però è che io so che le proposte di Bersani, Di Pietro, Vendola non si tradurranno mai in realtà. Perché negli ultimi trent'anni non è successo.
11.2.13
Well said, Anna Grigorevna
L'opinione di F.M. riguardo all'intelligenza non comune e a tutte le alte qualità morali di Anna Korvin era perfettamente esatta, ma era anche giusto il suo timore che il loro matrimonio non potesse essere felice. Anna Vasilevna non aveva un carattere docile; e ogni moglie deve avere un carattere docile; tanto più se l'uomo è malato e irascibile, com'era spesso F.M.Anna G. Dostoevskaya, Dostoevskiy mio marito, Bompiani, Mi 2006, p. 43.
3.2.13
Matrimonio tra persone dello stesso sesso, interpretazione tra persone della stessa religione (?)
Francia, passa l'articolo chiave sulle nozze gay
«Siamo vicino al baratro». [...] «L'Europa ha dimenticato le proprie radici cristiane, le radici della propria cultura e della propria civiltà. Volendo sistematicamente eliminare la religione dal proprio orizzonte crede di conquistare delle libertà nuove. Molti Paesi europei hanno varato leggi sbagliate su vita, famiglia, libertà, non crescono in civiltà più umana e solidale, semmai più individualista e più regressiva». (Angelo Bagnasco).
Our journey is not complete until our gay brothers and sisters are treated like anyone else under the law — for if we are truly created equal, then surely the love we commit to one another must be equal as well. (Barack Obama)Voi quale Dio scegliereste?
15.9.12
Now and then
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Aleksandr Litvinenko |
Furono gli scienziati alle dipendenze della Direzione della Ricerca tecnica a preparare la ricina e il veleno batterico che uccisero Georgi Markov. Questa direzione controlla laboratori in tutta l'Unione Sovietica e nei Paesi satelliti, realizzando e perfezionando veleni che provocano una morte in apparenza naturale e strumenti d'eliminazione che la medicina legale dell'Occidente non riesce a scoprire.B. Freemantle, Il KGB - Storia della più potente organizzazione spionistica del mondo, Mursia, Milano - prima ed. 1983.
Oggi c'è una nuova "MARCIA DEI MILIONI" a Mosca. Gente normale, giovani e meno giovani, a mani nude e viso scoperto contro un potere oscuro, marcio fin dalle fondamenta che affondano nel sangue e nel tradimento.
Un giorno bisognerà ringraziarli.
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