1.12.13

Sicari dell'economia II (e chiudo)

La vera storia dell'impero moderno - della corporatocrazia che sfrutta i disperati e sta compiendo il saccheggio di risorse più brutale, egoistico e in ultima analisi autodistruttivo dela storia - ha poco a che fare con ciò che i giornali rivelavano quella mattina e ha tutto a che fare con noi. E questo, ovviamente, spiega perché è così difficile ascoltare la vera storia. Preferiamo credere al mito che migliaia di anni di evoluzione sociale della razza umana abbiano finalmente perfezionato il sistema economico ideale, anziché affrontare il fatto che abbiamo semplicmente preso per vero un concetto falso e l'abbiamo accettato come vangelo. Ci siamo convinti che qualsiasi tipo di crescita economica giova all'umanità, e che maggiore è la crescita e più diffusi sono i benefici. Infine, ci siamo persuasi a vicenda della validità e della giustezza morale del corollario a questo concetto: che cioè quanti eccellono nell'alimentare il fuoco della crescita economica vadano esaltati e ricompensati, mentre chi è nato ai margini può essere sfruttato.

Questo concetto e il suo corollario sono oimpiegati per giustificare ongi sorta di pirateria, con licenza di stuprare, saccheggiare e assassinare persone innocenti in Iran, a Paname, in Colombia, in Iraq e altrove. Gli SDE [sicari dell'economia - NdR], gli sciacalli e gli eserciti prosperano fintantoché possono dimostrare che le loro attività producono una crescita economica, e sono quasi sempre in grado di farlo. Grazie alle poco obiettive "scienze" della previsione, dell'econometria e della statistica, se bombardi una città e la ricostruisci, i dati mostrano un enorme picco nella crescita economica.
La vera storia è che stiamo vivendo una menzogna. Come il mio curriculum alla MAIN, abbiamo creato una patina che nasconde il cancro letale esistente sotto la superficie. Sono cancri mostrati dai raggi X delle nostre statistiche, che rivelano il fatto terrificante che l'impero più potente e ricco della storia ha tassi scandalosamente alti di suicidi, tossicodipendenze, divorzi, molestie su bambini, stupri e assassini, e che come un cancro maligno, questi mali allargano sempre più i propri tentacoli anno dopo anno. Nel suo cuore, ogno di noi soffre. Vorremmo gridare il nostro desiderio di cambiamento. Eppure ci tappiamo la bocca, soffochiamo quel grido e così nessuno ci sente. 
J. Perkins, Confessioni di un sicario dell'economia, MinimumFax, Roma 2010, pp. 301-302.