Non siamo che sudditi. Però la signora sindachessa Letizia Moratti dovrebbe avere almeno il pudore di smetterla di romperci i coglioni col niet alle auto la domenica, se poi permette che uno dei pochi “polmoni verdi” di Milano, creatosi spontaneamente, venga distrutto da un giorno all’altro in nome del Dio Quattrino.
Guardo dalla finestra. Enormi gru, alte centinaia di metri, sinistri uccelli del malaugurio, sono al lavoro da tempo. La cementificazione è in corso, la “Città della Moda” si farà, le torri di trentacinque piani anche. Io spero in
Bin Laden.
Parte dell’articolo del giornalista pensatore e discreto figo Massimo Fini è stata coperta da omissis e comunque è vivamente disapprovata da Teofog anche ove si trattasse nelle non condivisibili intenzioni dell’autore di procedimento letterario metaforico iperbolico allegorico, licenza poetica, di refuso tipografico, di solecismo ortografico o di sabotaggio da parte di terzi. L’emendamento D’Alia incombe.