18.2.10

Hina, la ragazza pachistana uccisa perché

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Ecco, chi soffriva di un più o meno elevato grado di suscettibilità al cliché della pubblicistica, in verità anche molto poco elevato, il caso di Hina Salem “uccisa dal padre perché voleva vivere all’occidentale” e variazioni sul tema era stato una spina nel fianco; se al fastidio linguistico si aggiungeva quello concettual-politico, per chi era abbastanza sospettoso e obliquo da covare l’infame illazione che la, tutto sommato, immeritata celebrità del caso celasse degli intenti torbidi di distrazione di massa e assecondamento nonché incoraggiamento di ignoranza e pregiudizi semplicistici di stampo razziale e xenofobo, il caso di Hina Salem era stato proprio, un calvario.

Oggi la Cassazione del padre che ha ucciso Hina, dice:

La motivazione dell'agire dell'imputato è scaturita da un patologico e distorto rapporto di possesso parentale, essendosi la riprovazione furiosa del comportamento negativo della propria figlia fondata non già su ragioni o consuetudini religiose o culturali, bensì sulla rabbia per la sottrazione al proprio reiterato divieto paterno.

Ma questa volta ci sarà meno attenzione; anche perché c’è l’emergenza traffico. Che il Tg1 delle 13.30 – poco dopo l’arresto di funzionari della protezione civile, imprenditori, costruttori vari, le indagini su Bertolaso Verdini e Letta – ha aperto con l’emergenza traffico.

Nebbia in Val Padana.