18.2.10

L’Italia è una repubblica cleptocratica fondata sugli amici

Ho preso paga dopo lunga attesa; e essendo il mio patrimonio più che quadruplicato in virtù di questa ormai inattesa liquidità parlo senza rancore e acrimonia alcuna; ma in queste inchieste fiorentine che in comune con la bistecca hanno la carne, carne un po’ ovunque anche se non di chianina, e un carattere così, un po’ rustico, come tradizionale, diciamo un’aria di millenovecentonovantadue, questi politici e magistrati, ma non un vpo di periferia e due consiglieri di comunità montana, ma senatori, coordinatori, giudici costituzionali, pieni di soldi da far scandalo, mi fa specie che si mettono, tramano, chiamano organizzano discutono appaltano, spartiscono con mezze tacche e costruttori vaccari, che pur di far soldi tenendo a mano su tutto tiran su bare di cemento (che solo un residuo pudore credo poi impedisce di adibire a tumulo collettivo di ignare genti), che son tutte opere destinate al crollo; e qualcuno ha l’ardire di difendersi.