8.2.10

La guerra di Charlie Wilson trent’anni dopo (persa)

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Nelle lingue sud-asiatiche il termine “corruzione” non esiste neppure. Sicché quando la conferenza di Londra ha deciso nei giorni scorsi di pagare i talebani perché depongano le armi, intimando al contempo il presidente Karzai a combattere le pratiche corruttive, l'afgano medio non ha capito la differenza. Di certo l'Italia qui ha fatto scuola e, dopo le sdegnate smentite di qualche mese fa di Frattini sui fondi girati ai rivoltosi per evitare i loro attacchi, il mondo sembra aver compreso che la guerra è perduta. L'area critica che la Cia definisce da anni come “la più pericolosa del pianeta”, è l’altopiano tra i fiumi Tochi e Gomal, ovvero tra Afganistan e Pakistan. Si chiama Warizistan, e non ci si va più nessuno, men che meno giornalisti, studiosi e operatori umanitari, cacciati da sequestri, omicidi e bombardamenti Nato.

Alessandro Cisilin, FQ 7.2.10.