E così si va verso le urne. Io non voglio dire niente. Ci pensa Furio.
MA IN QUESTA ITALIA vi sono cittadini che hanno vissuto metà della loro vita – dunque tutta la vita adulta – “sotto Berlusconi”. E nessuno ha detto loro che – tra difetti e problemi che ci sono in tutto il mondo – la politica è un’altra cosa. Vi sono cittadini che hanno vissuto tutta la loro vita adulta “sotto Berlusconi” e che dunque hanno vissuto per quindici anni una ininterrotta campagna elettorale. Nessuno ha detto loro che l’Italia è una Repubblica dirottata da un uomo corrotto e malato, che potrebbe, nel suo volo pazzo verso nuove elezioni, esaurire il carburante e finire in Grecia. Direte che lo trattano bene, i suoi ministri, complici del delitto di distruzione della Repubblica (gente come Brunetta che se ne andrà senza lasciare altro segno che l’invettiva, gente come Tremonti, che avrà come unico vanto l’avere evitato le tasse ai ricchi) per evitare il peggio. Direte che l’opposizione è cauta per prudenza. Purtroppo non è vero. Chiamo a testimonianza il passato. Qualcuno ricorda quanto presto (2001) la sinistra più fiera ha cominciato ad ammonirci, poi a sgridarci e alla fine trattare come un pericolo Padellaro e me, perché chiamavamo il governo di Berlusconi “regime”, con riferimento al fascismo e ne ripetevamo il pericolo, insieme con Tabucchi e Silos Labyni ai tempi dell’Unità?
Furio Colombo, FQ 8/8/10, p. 7.