Ce l’hanno i maggiori giornali e telegiornali, perché Teofog non dovrebbe avere la sua rubrica balzana di curiosità e inconsuetudini sul social network più amato dagli italiani. Tra l’altro mi son sempre chiesto se le redazioni pagano qualcuno apposta per monitorare gli indici di cazzataggine; nel caso avanzo la mia candidatura per il posto. A richiesta allego Cv. Comunque.
È polemica nella comunità virtuale. C’è questo gruppo dal vibrante senso civico e superiori virtù morali, al momento con 12mila e rotti iscritti; il suo scopo e ragion d’essere è la chiusura di un altro gruppo, che invece ha infima levatura intellettuale e 291 membri. Questi – a vedere la bacheca – in maggioranza sono rappresentanti del primo gruppo, introdottisi con mossa mitologica nel corpo dell’esecrato nemico per riversarvi la propria indignazione ed elevata temperanza democratica, quei dati caratteristici del loro gruppo di provenienza, che fanno risaltare in tutta la sua desolante miseria la turpitudine etica del secondo gruppo e di tutti i suoi membri e fiancheggiatori (tranne quelli eroicamente infiltratisi nelle sue fila per redimerlo iniettandovi il balsamo della propria superiore coscienza, cioè anche se si presume che, tolti i doppiogiochisti, al massimo saranno due e tre rincoglioniti).
E questa loro missione salvifica i crociati del bene la espletano anche con sagaci circonlocuzioni eufemistiche tipo “Mi auguro che vi mettano il manganello in culo brutti pezzi di merda” o “Auguro a voi cerebrolesi senza spina dorsale un tumore al colon che vi dissangui facendovi cagare diarrea e pezzi di budella per mesi 24, mentre siete sotto lavori forzati con in video un gibbone sodomita che spalanca il culo a mamma vostra e gli inocula il suo sapere nel retto. Tanti auguri di atroci sofferenze, merde...” È o non è un meraviglioso paese, il nostro?