31.12.09

Il titolo dell’anno

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Sul Mitomane di oggi.

E per non smentirsi neanche l’ultimo dell’anno, il Pd ci regala questo bel passo di prosa gogoliana:

Continuo a pensare che dipingere Craxi come un criminale sia una caricatura sciocca e inaccettabile. Così come descriverlo come la vittima di una congiura. - Lo ha detto Piero Fassino in un'intervista. Rivisto oggi – ha aggiunto – non c'è dubbio che ci fu un silenzio assolutamente reticente e ambiguo da parte di tutta la classe politica davanti al discorso che fece alla Camera.

30.12.09

Frenitalia

Eh sì, le fermate di località turistiche come Fano, Senigallia, Falconara Marittima, Porto San Giorgio,San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, per citare solo quelle della costa adriatica marchigiana, sono state soppresse. Una fermata ha un costo e le risorse sono state convogliate sull’Alta Velocità, che divora soldi pubblici a discapito dei servizi locali, pur servendo solo il 5% degli utenti.

Sandra Amurri sul Masaniello di oggi.

L’attesa opinione di Teofog sulla querelle del Pd pugliese

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Un eroe del nostro tempo

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Auguri Piergianni,
Sopporta gli affanni,
E ignora gl’inganni.

Nei prossimi anni
La giunta lombarda
Farà la bastarda,
Ma dopo la merda,

Verrà l’allegrezza:
Una strada o una piazza
Saran la certezza.

 

Comunquemente e sempremente auguri legalisti da teofog a tutti gli amministratori che invocano le regole e la tolleranza zero intanto che rubano e spadroneggiano:

CENTO DI QUESTI ANNI IN GALERA E ‘N TU CULU A TUTTI.

28.12.09

L’aggressione al Papa

Non credo sia stato sottolineato a dovere che l’aggressione subita dal Pontefice durante la funzione natalizia, in realtà, è stato che una squinternata stava correndo verso di lui ma, superata la linea delle cinque yard, è stata investita lateralmente dal linebacker dei Minnesota Vikings travestito in giacca e cravatta, il quale abbattendo la squilibrata – che nel frattempo s’era appesa alle ampie e vezzose vesti pontificie – ha trascinato in terra il Summentovato. Basta guardare il video.
Non è un’aggressione, è bowling vivente.
Chissà che fine gli fan fare al linebacker.

Ah

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La storia per farla breve dice che Omega, due amministratori con dieci fallimenti in tutto, compra le imprese più o meno cotte, magari finanziate dalle regioni (Phonemedia, per esempio), si mangia i contributi, non paga i dipendenti, non li fa lavorare, manda tutto in malora, così da fallita non deve pagare gli arretrati, i tfr, ecc.; e quello che resta (beni) lo può rivendere lucrando. Business cannibale. Di mezzo purtroppo ci sono quelle 10.000 persone, delle società via via comprate: Eutelia, Phonemedia, e altri. Senza paga da quest’estate. Senza prospettive. Perché? Secondo qualcuno:

Così lo striscione in testa al corteo, stretto nelle mani di sole donne: "Eutelia, Monte dei Paschi, Mediaset, loschi affari sulla pelle dei lavoratori".

Il sindacalista Fabrizio Potetti spiega la protesta contro Mediaset: "Eutelia entra nella battaglia sulle televisioni tra Berlusconi e Murdoch. Mediaset, per competere con Sky, vuole accelerare lo sviluppo dell'Internet tv. Quindi le serve l'infrastruttura. Eutelia possiede circa 13 mila chilometri di fibra ottica che Mediaset potrebbe utilizzare per far viaggiare i propri contenuti. Ora, con duemila dipendenti in meno, Eutelia è molto più appetibile perché ha bilanci più leggeri".

Di Pietro spiega così la pigrizia del governo nell'affrontare lo scandalo Eutelia: "Berlusconi ha un forte interesse nell'informatica. Ecco perché Palazzo Chigi non si muove. È l'ennesima conseguenza del conflitto d'interessi del presidente del Consiglio".

Così Eutelia riesce a stanare Palazzo Chigi - Eutelia | l'AnteFatto | Il Cannocchiale blog

Alcuni altri dettagli e vicende collegate (anche sul losco Samuele Landi) a quest’altro simpatico blog.

Ignobel per la pace

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Continuare a giustificare la guerra d'occupazione in Afghanistan con la necessità di difendere gli Stati Uniti da nuovi attacchi terroristici è falso perché l'Afghanistan non rappresenta una minaccia per il popolo americano ne per i suoi alleati.
Al contrario, continuare l'occupazione militare dell'Afghanistan (sostenendo un regime fantoccio illegittimo e corrotto) e ordinare addirittura un'escalation militare che porterà più guerra, più violenza, più morti e più sofferenza, non farà altro che fomentare i sentimenti antiamericani e antioccidentali nel mondo islamico, accrescere la popolarità dell'estremismo jihadista e quindi, in ultima analisi, aumentare concretamente il rischio di attentati terroristici contro obiettivi statunitensi e occidentali.

[…] Obama ha definito la guerra in Afghanistan "un test per la nostra società libera e per la leadership americana nel mondo. (...) La nostra forza risiede nei nostri valori. (...) Deve essere chiaro a ogni uomo, ogni donna, ogni bambino che vive sotto le oscure nubi della tirannia che l'America difenderà i loro diritti umani, la libertà, la giustizia, le opportunità e la dignità dei popoli. Questo è quello che siamo. Questa è la fonte morale del potere dell'America". Agli uomini, le donne e i bambini afgani che da otto anni vivono e muoiono sotto le bombe americane non è molto chiaro. Magari glielo spiegheranno i 30mila nuovi soldati statunitensi inviati da Bush, pardon, da Obama.

Enrico Piovesana (PeaceReporter), Ignobel per la pace.

Dove si spiega come e qualmente l’Afghanistan, al contrario della vulgata da tutti tenuta per verità, non c’entrerebbe niente con l’11 Settembre (portato avanti da sauditi, yemeniti, giordani, egiziani, algerini, tunisini, ma non afgani), non sarebbe (mai stato) una minaccia per gli Stati Uniti (la base del commando essendo gli Usa stessi), e anche se sicuramente Bin Laden stava là, al tempo, e i talebani aggiungiamo noi erano dei pessimi figuri, non è soddisfacentemente dimostrato alcun collegamento tra lo sceicco saudita e l’attentato multiplo sul suolo americano.

Bisognerà legger qualcos’altro.

27.12.09

E invece bestemmio!

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Per il referendum (Legge 40) (che il referendum è l’unico filo tra qua e là) la Cei e Il Monarca teocratico invitavano a NON votare. Oggi, c’han quella che non bisogna far politica.

La Chiesa deve esercitare il suo magistero ma non si ingerisce nella politica italiana; il Vaticano è per la laicità ma non si toccano i crocifissi (fscisti); la laicità non è laicismo e una società matura non relega il divino nei recessi della coscienza individuale. Un po’ d’assurdo e un po’ di grottesco, bastone e carota, e prima o poi o la capisci o gli dai ragione per sfinimento.

E allora diciamo una cosa: che se uno disapprova la fecondazione assistita, le unioni civili, i bottoni, le trasfusioni, qualsiasi cosa, bene. Guarda gli Amish. Ma perché tu dovresti impedire a tutti di accoppiarsi artificialmente, convivere promiscuamente, usare bottoni o rifiutare i motori a scoppio? Fatti i cazzi tuoi, no? Codio. Non bestemmiare, Teofog. E invece bestemmio, codio!

26.12.09

L'incontro di civiltà

berlusconi papa

Posso confermare che i valori cristiani testimoniati dal Pontefice sono sempre presenti nell'azione del Governo da me presieduto.
S. B.

Esempi:

- Abuso della credulità popolare;
- Creazione e uso strumentale di antagonisti immaginari;
- Spregio della giurisdizione;
- Allergia all’imposizione fiscale (1).

Però.

Nota (bene).

1) "L’incognita della nuova legislazione fiscale italiana, che dal dicembre 1962 impone una tassazione al 30% dei profitti derivati dai dividendi azionari. Aggiunge Guarino: «Per le sue speculazioni sui mercati azionari, il Vaticano pretenderebbe un regime di totale esenzione fiscale: la Democrazia Cristiana è d’accordo, ma il partito socialista (che sostiene il primo governo di centro-sinistra, guidato da Aldo Moro) è contrario ad accordare l’iniqua sanzione»6. Nel 1968 il governo italiano conferma che il Vaticano è tenuto a pagare le tasse sui profitti azionari, e il pregresso andrà versato entro fine anno". (v. qui).

25.12.09

Oggi e ieri

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Io fornirò il pretesto propagandistico per lo scatenamento del conflitto. È indifferente se sia credibile o no. Al vincitore non si chiede mai, dopo, se ha detto o meno la verità. Nello scatenamento e nella condotta della guerra quello che conta non è mai il diritto, bensì la vittoria.

- Adolfo Hitler, agosto 1939 -

Montanelli, Cervi, Storia d’Italia, vol. 8, p. 249.

Il caso Pollari/Pompa

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Stai all’erta,
In questi giorni
I muri hanno orecchie.
Il passo è breve dalla chiacchiera
e dal pettegolezzo
AL TRADIMENTO.

NON PARLARE!

24.12.09

Han giurato. Altri forti a quel giuro rispondean da fraterne contrade


Affilando nell'ombra le spade
Che or levate scintillano al sol.

(Ovviamente su La Canaglia di oggi).

Auguri trans-religiosi 2009

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A quelli che si dogliano, il Natale ah com’è stato snaturato, Babbo Natale e regali, dov'è il messaggio Cristiano, deprecano i tempi e flagellano i costumi, vogliamo solo ricordare, insieme agli Auguri sinceri di tutta la redazione di Teofog, collaboratori, caporedattori e personale di tipografia, a una sola voce: Sol invictus.
Buone Feste.

I 6 comandamenti di Pio Ennesimo

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Per controllare il circolo dedito alla “delegittimazione del presidente del Consiglio” dei Ministri:

1) Disarticolazione, graduale ma costante, del dispositivo approntato in sede politico-giudiziaria [...]. Tale attività implica la considerazione di alcuni personaggi, di rilievo, che in Italia ed, ora, anche all’estero rappresentano strutture di supporto [...] delle iniziative di aggressione. 2) Disarticolazione, nei medesimi termini, delle iniziative ed attività riconducibili a soggetti  –  politicamente caratterizzati – che hanno, anche, ricoperto incarichi di Governo nella pregressa  Legislatura [...]  3) Neutralizzazione di iniziative, politico-giudiziarie, riferite direttamente a  esponenti della attuale maggioranza di Governo e/o di loro familiari (anche attraverso l’adozione di provvedimenti traumatici su singoli soggetti). Sedi: Milano, Torino, Roma, Palermo. 4) Neutralizzazione o, al più, ridimensionamento di attività aggressive, politiche, giudiziarie, provenienti dall’estero, [...] Paesi di interesse: Spagna, Inghilterra. 5) Neutralizzazione di un disegno, in fase di perfezionamento concettuale e operativo, realizzato nell’ambito di organismi investigativi dell’Unione Europea, volto [...] stimolare le dimissioni o anche proposte di impeachment. 6) Esigenza di concettualizzare un team di soggetti di riferimento che prenda come  missione prioritaria la valutazione e la diagnosi precoce di ogni iniziativa aggressiva [...] Al contempo, il citato team, potrebbe (in parallelo) svolgere attività di  dissuasione mediante l’adozione di adeguate contromisure”.

Gomez sul Tribunale speciale di oggi.

23.12.09

Bonus-malus

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La Costituzione vieta di finanziare direttamente gli istituti privati, ma a Milano e dintorni si possono distribuire a piene mani i preziosi ticket che consentono di mandare i ragazzi dalle elementari al liceo sui banchi privati coi soldi pubblici. Per la precisione, nell’anno 2008/2009, il 9% degli scolari ha consumato l’80% delle risorse assegnate allo studio, ovvero 47 milioni di euro finiti a pagare le rette di collegi e pie istituzioni per 98.392 ragazzi a fronte dei 12 milioni destinati al restante milione di studenti lombardi. […]

Mentre i genitori degli studenti della scuola pubblica devono esibire il certificato Isee per   accedere a un piccolo contributo, i richiedenti la “dote per la libertà di scelta” (questo il romantico nome scelto per il bonus) godono di uno scivolo speciale, ovvero l’indicatore reddituale, dove i limiti sono molto più tolleranti e, soprattutto, non si deve dichiarare  la propria situazione patrimoniale, sia mobiliare sia immobiliare. Così succede che oltre 4 mila  beneficiari del ticket dichiarino al fisco un reddito tra i 100 mila e 200 mila euro annui: non proprio dei bisognosi. […]

Restando sui grandi numeri, soltanto il 25% dei beneficiari dichiara un reddito inferiore a 30 mila euro, mentre tutti gli altri, cioè il 75%, sta tra i 30 mila e i 198 mila euro. Non è un aiuto per poveri, insomma.

L’ottima Chiara Paolin, sul Maniacale di oggi (o ieri?)

Qualunque cosa succeda

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Ambrosoli è probabilmente abbastanza in alto nella top10 degli uomini più onesti della storia d’Italia.

E aveva i baffi. Palesemente monarchici.

Uno di questi due fatti, non so decidermi quale più, mi rende immensamente doloroso il fatto che nel 1979 un mafioso gli ha sparato addosso quattro colpi sotto casa sua, per fargli smettere di fare il suo lavoro, liquidatore di una banca fallita, che spiaceva a finanzieri di grido con poche finanze e a politici di primissimo piano senza piani.

Come se l’Italia in cui sarei nato di lì a poco fosse stata privata di qualcosa. Soprattutto per via dei baffi credo.

Paga, il crimine. Non no.

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Si è calcolato che la ’Ndrangheta ha degli utili, grazie ai vari settori in cui opera, di 44 miliardi di euro all’anno, il 2,9% del pil italiano.

Intervista sul Giacobino di oggi, di Federico Mastrogiovanni a Cynthia Rodríguez, autrice di Contacto en Italia, inchiesta sul dominio incontrastato messico-calabrese nel traffico della droga mondiale, da non confondere con la Cynthia Rodríguez buzziconissima showgirl messicana.

Il Parco dell’Incompiuto Siciliano

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Una Piscina Olimpionica lunga 49 metri invece dei 50 regolamentari, un Centro culturale, il Mercato dei fiori, la Pista per automodellismo, la Casa per anziani, Palazzine popolari, un Parcheggio multipiano (peraltro senza uscita), il Parco Pubblico Chico Mendez, il Teatro Comunale in costruzione da 52 anni e pure fuori asse, lo Stadio, la nuova Pretura e il Campo da polo, uno dei pochi costruiti in Italia, con tribune che possono ospitare 22000 persone (a fronte di una popolazione di circa 20000...) costruite però con una pendenza talmente accentuata da risultare quasi impossibili da scalare.

Tutto questo ben di Dio dell’Incompiuto solo a Giarre, Catania, dove giustamente è stato allestito il Parco Archeologico dell’Incompiuto, curato dal locale Assessorato (all’Incompiuto).

Ne ha parlato anche il Tg3.

Meraviglioso.

Sua Altezza Radicale

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Grande intervista di Luca Telese a Marco Pannella sul Mandante di oggi.

T: Vuoi dire che D’Alema [all’eventuale direzione del Copasir] non farà altrettanto [bene di Rutelli]?

P: Dico che la storia combinata di Berlusconi, che non ha senso dello Stato. E quella di D’Alema, che lo subordina alla ragion di partito, produce un’unità di intenti putiniano-gheddafiana.

La grande odissea

(“La grande odissea” era il titolo della puntata di Studio Aperto di oggi, dietro la presentatrice; l’avrà detto cento volte; anche “morsa del gelo”, qualche volta. Credo nessuna “colonnina di mercurio”. In effetti però mi viene in mente adesso; il fatto che un tg abbia un “argomento del giorno”, sia a puntate, come Grey’s Anatomy, mi è venuto naturale dirlo ma non è così naturale, se pensi a un telegiornale. No? Forse tradisce anche la sua natura ibrida, tra l’infotainment e la fiction pura. Anche le musiche nei servizi a pensarci non sono proprio normalissime. Ma questo è un po’ che ci penso. Comunque: parliam di treni che è meglio.).

Poi dice [l’amministratore delegato di Trenitalia Mario Moretti] che negli altri paesi sono state cancellate più corse che in Italia. Omettendo che si tratta di cancellazioni programmate di cui gli utenti vengono informati per tempo. Il 70% delle cancellazioni effettuate in Italia sono state annunciate dopo l’orario di partenza del treno. Addirittura, posso testimoniarlo personalmente, accade che un treno venga annunciato in arrivo con ritardo. Uno oblitera il biglietto, poco dopo il treno viene soppresso e non si ha diritto al rimborso perché il biglietto è stato obliterato. Negli altri paesi quando i treni vengono cancellati esiste il rimborso cash. Qui  nessun rimborso e se va bene un buono del 50% ma solo per ritardi che superano i 30 minuti.

Intervista di Sandra Amurri allo specialista in infrastrutture Ivan Cicconi, sul Tribuno della plebe di oggi.

22.12.09

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Bisogna ammettere che è di straordinaria bruttezza. Ma c'ho perso delle ore con photoshop, non si immagina il tempo che ci vuole a fare qualcosa di così brutto, un inferno, quindi comunque una volta sprecata la giornata, la devo pubblicare, che non ho neanche letto il Malfatto di oggi, se no di cosa sbaiocco. Mi spiace.

La Camera dei fasci e delle corporazioni

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La Camera dei Fasci e delle Corporazioni nasce per svecchiare la tediosa Camera dei deputati, già di fatto organo di mera ratifica del potere esecutivo. Ma non si sa mai, e anche se l’italiano è compiutamente fascistizzato e quotidianamente martellato da una propaganda incontrastata, monopolistica e a volte ridicola, i membri di questa Camera sono proprio nominati, un po’ dal Partito e un po’ dal Governo (insomma tutti dal Duce). Non eletti dal popolo, al quale pure la legge elettorale lascia pochissimo spazio di manovra.

Ecco, in questa situazione di totale divergenza tra il passato e il presente d’Italia si inserisce un inconsulto trait d’union come si dice, un paradossale ponte spazio-temporale che attraversa la persona di Roberto Calderoli. Metaforicamente. Perché dal suo Dicastero per la Semplificazione viene la legge n. 9  del 18 febbraio 2009, o meglio il decreto n. 200 del 22 dicembre 2008, il quale ora, nel 2009 – a decorrere ben dal 16 c.m. – abolisce la legge istitutiva della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, n. 129 del 19 gennaio 1939.

Cosa pensavate?

21.12.09

Volevo anche dire

(E posso farlo che mi è saltato un impegno, causa neve, ma soprattutto causa paralisi universale a quanto sento della circolazione stradale, che mi fa pensare al doppio incarico del rivestito dal Sindaco di questa commendevole cittadina, a quanto pare con dimezzata efficienza, ma questo in caso ne parlo dopo).

Personalismo. Tra le altre cose invocate per dar colpa dell’insano gesto di Tartaglia a qualcuno che non fosse: la scorta, gli organizzatori dell’evento, la sfiga; anche il personalismo/berlusconismo si è evocato. Insieme a Facebook, un po’ di giornali, e l’opposizione. Comunque allora m’è venuto in mente una cosa, di un po’ di mesi fa, cioè di marzo 2008, quando c’era il Governo Prodi che trattava con Air France per dargli via Alitalia:

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E era il periodo che il capo dell’opposizione praticamente entrava a piedi pari in una trattativa tra Governo e aziende straniere che avevan fatto una regolare gara per l’acquisto della Compagnia aerea nazionale; e si faceva promotore di un’intrapresa per acquisirla lui, in pratica, con colleghi e figli. Ma che in Tajikistan ti guarderebbero un po’ così, divertiti. Che sembra l’Egitto della XVIII dinastia. Quando c’è gente che per lavorare al servizio della collettività è morta, anche sapendo che succedeva.

Spinoza » Blog Archive » Questione molare [parte prima]

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Ostia, maxi-operazione antidroga: sequestrate quasi due tonnellate di hashish. Qualcuno sa dove si terrà l'asta?

Sequestrati anche 45 kg di cocaina. Il comandante dei Carabinieri dichiara: "È stata un'operazione fantastica. Fantastica. FANTASTICA CAZZO!".

Spinoza » Blog Archive » Questione molare [parte prima].

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Vero, Dionigi?

P.s. E sia chiaro che rompo il tradizionale riserbo sui proclami di Sua Santità Il Papa – che ritengo sempre vadano coerentemente ignorati, per quanto ce li propongano tv e giornali, essendo di solito l’espressione di posizioni di un rappresentante (monarca) di un Stato (teocratico) straniero alla cui sovranità (per ragioni territoriali) Teofog, fortunatamente, non soggiace – ma la costumata usanza si infrange solo perché questo sembra abbia un (involontario?) risvolto politico, seppure non necessariamente così centrale nel presumibile discorso da cui viene estrapolata la parte che interessa ai mezzi di formazione del consenso. Va da sè che non vado a vedere l’integrale perché quello che conta più del contenuto del messaggio è l’uso che ne viene fatto, che, se non sarà avversato a posteriori, si può presumere, era implicitamente previsto e approvato dall’inizio dal locutore.

20.12.09

Berlusconi: "L'odio ha influenzato menti deboli"

http://statoemercato.files.wordpress.com/2009/10/dalema20dorme1.jpg
Ma andrò avanti per il bene dell'Italia ilGiornale.it del 20-12-2009.
.

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Quando saremo vecchi, e in un mondo speriamo molto diverso anche esteticamente da quello presente si parlerà di questo periodo come di postdemocrazia o democrazia verticistica o controllata, non stupiamoci.

Whatever

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Negli anni Settanta, una coincidenza di interessi illegittimi e dissimulati spingeva perché il fallimento dell’“impero” di Michele Sindona ricadesse come danno sui risparmiatori, sulla collettività del nostro Paese, sul sistema finanziario. Con il suo lavoro papà ha fatto quanto era in suo potere per evitare che ciò accadesse. Per questo la sua vita è stata annientata.

Muovendo lo sguardo da quei giorni all’oggi, mi sembra che l’unica vera differenza stia in una maggior sfrontatezza: gli interessi illegittimi non sono sempre così occulti e dissimulati, forse perché certi comportamenti non sono più oggetto di riprovazione da parte della società, e anche perché si può contare sull’assenza di una reazione.

Umberto Ambrosoli, Qualunque cosa succeda, Sironi ed., Mi, 2009, p. 54.
Non serve dire altro.

Il Misfatto quotidiano emula Teofog

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Oggi, a pagina quattro del Mattinale delle Procure, dopo il nostro post del 15 c.m. Quello che non dicono è che i contestatari son 50 volte i contestati, circa. 

19.12.09

Sere nere

Come un castigo fatale dopo la giornata di blog invasivo arriva la mannaia del doppio crash informatico con sintomi plurimi di infezioni,virus,spyware. Caporetto.

Quello che avrei detto anch’io, ma peggio

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Gianni De Michelis, condannato a 2 anni e sei mesi per corruzione e ad altri sei mesi per lo scandalo Enimont, ha dichiarato: “L’unico modo per salvare questo paese è isolare Di Pietro; l’hanno fatto in Francia con Le Pen, che aveva molti più voti, devono farlo anche con lui che non è soggetto compatibile con lo Stato di diritto”. Curioso, non sono anni che questi del centrodestra ci rompono i timpani col refrain che il consenso popolare è tutto e autorizza a tutto? Oppure c’è un limite sopra il quale il consenso vale e sotto il quale, si tratti anche di milioni di voti, non ha diritto di cittadinanza? E perché gli si neghi il diritto di esistere politicamente è forse Di Pietro un pregiudicato come De Michelis? Oppure ha comprato
magistrati per aggiustare sentenze o corrotto testimoni in giudizio?

Sempre regale Massimo Fini sul Sobillatore, di oggi, che si trova anche qui.

E non avendo ancora mai fatto pubblica professione di dedizione e culto anche erotico del Fini civile, lo faccio adesso, rimandando al libro che è un po’ la summa delle sue cose, anche se preferisco quelli più vecchi che son più belli freschi, almeno così mi sembra, a spanne.

L’antimafia dei fatti

In attesa di una riforma organica e radicale mettiamo le mani avanti:

INTERCETTAZIONI CON IL CONTAGOCCE
di Bruno Tinti

Con la Finanziaria, il Governo ha spostato le spese per le intercettazioni telefoniche dal capitolo di bilancio 1360 a quello 1363. Differenza tra i due capitoli di bilancio? Il 1360 va coperto obbligatoriamente; all’inizio dell’anno non si sa quanto si spenderà; però, quale che sia la somma che si spende, lo Stato pagherà.

Il 1363 ha uno stanziamento fisso: quando è finito è finito. Però è anche vero che si sa quanto si spenderà (stipendi, affitti etc) e quindi lo stanziamento è pari alla spesa prevista.
Con il capitolo 1360 si pagano le consulenze, le rogatorie, le traduzioni, le indagini di Polizia Giudiziaria, le intercettazioni, appunto; insomma le spese variabili. Sono quelle che dipendono dal tipo di processi e dalle esigenze delle indagini. Magari un anno in Sardegna c’è il boom dei sequestri di persona; oppure in Sicilia si scopre un traffico di droga di dimensioni colossali e in Calabria un vasto giro di corruzioni. Magari invece è un anno tranquillo e ci sono   solo processi che richiedono indagini brevi e non dispendiose. Non si sa. Così il 1360 è un capitolo aperto: quanto si è speso si paga. Certo, i magistrati sono responsabili delle spese che derivano dalle loro indagini; e se uno fa una rogatoria alle Cayman per accertare chi ha emesso un assegno da 100 euro in una truffa per la vendita di enciclopedie qualche problema lo avrà. Ma resta il fatto che, come ognuno capisce, non si può stabilire prima quanto costeranno processi che non si sa ancora quanti e quali saranno e che tipo di indagini e di spese richiederanno.

Adesso un ignoto burocrate (perché certo questa non è farina del sacco di Alfano) ha suggerito un sistema perfetto: spostiamo le intercettazione dal 1360 al 1363; quando i soldi sono finiti le intercettazioni non si potranno fare più. E poi, naturalmente, non ce ne mettiamo tanti. Semplice e geniale.   Che l’unica ragione di questo spostamento sia impedire le intercettazioni è fuor di dubbio: le altre spese di giustizia restano nel 1360: per dire, le rogatorie, le consulenze, le traduzioni si faranno senza problemi e quello che costeranno sarà pagato, quanto che sia. Solo per le intercettazioni è stato previsto   lo spostamento al 1363. Quindi fin da ora possiamo dire che le virtuose giustificazioni che B&C ammanniranno ai fruitori di TV e giornali di famiglia saranno tutte balle.

(e anche sull’Istigatore di oggi).

Ostaggi del correttore automatico

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La prima immagine che illustra le variegate sfaccettature di questa Londra cosmopolita sul Bosforo sono le sue donne. Donne che camminano per strada con il foulard o a capo scoperto o con il velo integrale, che a rigore sarebbe vietato per legge – ma il governo di Erdogan chiude un occhio su questo tipo di effrazioni.

Per cavalleria, diciamo del correttore automatico; per non pensare male. Sullo Spingitore odierno.

Au revoir

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Essere francese vorrebbe dire dover parlare francese e dover cantare la Marsigliese? Questo vuol dire essere coglioni, più che francesi.

Eric Cantona, dal Mattinale.

Qui la pubblicità, epocale, da cui viene il fotogramma; con tanti saluti a Naomi Klein.

Brescia, Italia, Europa. (?)

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Posso chiederle perché ha votato sì alla mozione contro la moschea?” domando al consigliere della maggioranza. Non mi fa neppure finire che mi sono beccato un “baciami il culo” e “ti sputo addosso”. C’è una telecamera accesa ma a lui non importa nulla: il linguaggio colorito piacerà ai compaesani in trincea. Non si vergogna Beltrami di essere un pubblico ufficiale, un rappresentante del popolo. Tutti formalismi, come quelli che si seguono in comune prima di
votare contro i “negher”. “Hai visto chi ci rappresenta?” sospira Mohammed accanto a me. E’ quello che si è portato dietro l’articolo 8 della Carta  scritto a penna. Poveraccio, non ha capito che con l’aria che tira qui a Trenzano, alla  Costituzione italiana ci crede soltanto lui.

Dal reportage di Riccardo Formigli (fu Corrado) (?) sul Mandante di oggi.

The Queen

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E non è Helen Mirren. È effettivamente Elisabetta II d’Inghilterra.

D'Alema elogia l'"inciucio"

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Dov'è la notizia si dirà.
Infatti.
Dal fronte dalemiano arriva la contrarietà di Nicola Latorre alla «delegittimazione giudiziaria del premier: avendo vinto Berlusconi le elezioni, deve governare questo paese fino a fine legislatura.
(Repubblica.it)

Ma. Quel Latorre di qualche post fa? Quel Latorre.
Bene.
Il dialogo va avanti, c'è serietà e grande responsabilità.
Andiam benissimo.

18.12.09

Ricevo e volentieri pubblico

Dal Codice di procedura civile il picaresco Art. 514. (Cose mobili assolutamente impignorabili)

Oltre alle cose dichiarate impignorabili da speciali disposizioni di legge, non si possono pignorare:
1) le cose sacre e quelle che servono all'esercizio del culto;
2) l'anello nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli per la consumazione dei pasti con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero, le stufe ed i fornelli di cucina anche se a gas o elettrici, la lavatrice, gli utensili di casa e di cucina unitamente ad un mobile idoneo a contenerli, in quanto indispensabili al debitore ed alle persone della sua famiglia con lui conviventi; sono tuttavia esclusi i mobili, meno i letti, di rilevante valore economico, anche per accertato pregio artistico o di antiquariato..

Per un po’ mi è sembrato che la norma lasciasse spazio, con grave detrimento della nostra illustre cultura giuridica, alla incivile possibilità che a qualcuno venisse inflitto il pignoramento dello spazzettone del cesso, ma forse si salva tra gli “utensili di casa”. Certo se uno va a dire che mangia sul biliardo mi sa che glielo devono lasciare.

Dalla cruna no, ma dalle sbarre di San Vittore passa?

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E allora perché Formigoni si espone così tanto? Perché persino il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, scende in campo per dire: "Io di Prosperini ho, ho sempre avuto e avrò sempre fiducia"? La sensazione è quella che all'ombra della Madonnina ci si senta davanti alla punta di iceberg. Il caso Prosperini potrebbe essere tutt'altro che isolato.

Gomez sul Mattinale di oggi.

Io stavolta se c’è da tirare cartamoneta Vuoi pure questi, Piergianni (o Massimo, o Giancarlo, o Roberto) vuoi pure questi? – voglio esserci. Allora ero troppo piccolo.
Certo con la valuta in corso non ci son dei tagli adeguati; come fai a buttare i cinque euri; anche uno e due veramente. Le cento lire eran perfette per qualità/prezzo e peso/potenza. Ma non per far male, eh. È che se tiri dietro a qualcuno cinque eurocents, cioè, non volan neanche – fan come il Supertele. Come fai?

Un paese senofobo

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Come hanno accettato l’immigrato come operaio, per lavorare, devono anche dargli i suoi diritti.

Forse è meno peggio rinunciare a qualche libertà che essere meno sicuri.

Son questi qua che voglion la civiltà. Son questi qua che rappresentano questo paese.

Ci stiamo difendendo dall’invasione. Con i pochi strumenti che hanno a disposizione le amministrazioni per far fronte all’invasione. È una strategia studiata, visto che negli anni precedenti non ci sono riusciti con la guerra, ci riescono adesso attraverso la prolificazione e l’invasione cosiddetta civile della nostra civiltà.

E chissà perché noi dobbiamo essere democratici, mentre invece i vostri paesi non devono essere democratici per niente.

- Hanno la cittadinanza italiana, pagano le tasse, sono liberi anche di parlare un’altra lingua, no?
-- Sì è vero, anche gli omicidi sono liberi di uccidere. Tutti quelli che vengono per lavorare, per stare alle nostre condizioni, cioè alla nostra società civile, vanno bene.

Sì questa è una democrazia ma questa è casa nostra, decidiamo noi. […] Ti rendi conto che da quando hanno iniziato ad arrivare nel nostro paese, l’Italia è diventata un paese di merda?

La democrazia è la parità di diritto per tutti. Ma non per gli extracomunitari. Qua siamo in Italia. La legge è uguale per tutti. Italiani.

Dal reportage di Corrado Formigli dalla Bassa bresciana.

17.12.09

Convergenze parallele

Siccome ogni tanto si fanno le prove di grandi coalizioni e governi di pacificazione nazionale:
E' il 6 dicembre 2007. Non siamo più a Roma, ma a Napoli. Qui, Silvio Berlusconi sta raccogiendo firme per il suo nuovo partito, il PdL, e tiene comizi, stringe mani, regala sorrisi alla folla. [...] Fino a quel giorno nessun politico aveva mai chiamato per nome Forleo e De Magistris. Né per attaccarli, né per difenderli. [...] Quel giorno invece Berlusconi meraviglia tutti. Durante il comizio, non solo difende il pm e il gip perseguiti dal Csm, ma li chiama per nome e spiega perché, secondo lui, i due magistrati sono sotto tiro. Dice Berlusconi: "C'è un giudice che disturba la sinistra? Lo togliamo. Via. E allora via la Forleo. Via De Magistris. Ecco come si comporta la sinistra".
Sembra una rivoluzione. Berlusconi che difende i magistrati mentre la sinistra li epura. [...] Ma questa inedita "alleanza" dura lo spazio d'un mattino. [...] Da quel momento né Berlusconi, né nessun altro politico affronterà più la questione.
[...] Berlusconi avrebbe potuto cavalcare le vicende di Forleo e De Magistris e ridurre a brandelli il centrosinistra. E quel comizio del 6 dicembre è stato un messaggio chiaro e forte in questo senso. Dall'altra parte hanno capito subito e si sono comportati di conseguenza: dateci la testa di quei due magistrati e noi vi dimostreremo il nostro spirito collaborativo su altri tavoli. Magari "tavoli a latere", come i "tavoli" di cui parlavano D'Alema e Latorre al telefono, riferndosi alle richieste del loro interlocutore, quel galantuomo di Vito Bonsignore (europarlamentare Udc, condannato con sentenza definitiva a due anni per corruzione sugli appalti dell'ospedale di Asti).

Vulpio, Roba Nostra, ilSaggiatore, 2009, pp. 252-253.

Sana e robusta Costituzione

Non è che la Costituzione andava bene quarant'anni fa ed oggi è superata. Il fatto è che quarant'anni fra gli uomini delle istituzioni prevaleva il senso del “bene comune”, l'abitudine di render conto ad una coscienza civile. Adesso a prevalere è il senso del bene personale, quello che entra o esce dal proprio portafoglio. Non ci sono riforme che tengano, non ci sono modifiche che bastino.

Toghe Lucane: de Magistris con la ‘n’ minuscola? non ho capito di Chi.

La riforma tombale

Sul punto, basti considerare il discorso sul problema del C.S.M. “politicizzato”, che si dovrebbe risolvere aumentando nel C.S.M. i membri di nomina politica (anche Violante è corso a dirsi d’accordo)!
Come se, fra l’altro, nel nostro Paese tutti gli enti controllati della politica avessero dato fino ad oggi prova di imparzialità ed efficienza!
Sembra veramente una barzelletta: per risolvere il problema della politicizzazione del C.S.M., lo si politicizza ancora di più.
Come se si dicesse: “Ci sono troppi morti in incidenti stradali. Bisogna riformare il codice della strada. Aboliremo i limiti di velocità!”. O come: “Ci sono troppi crimini nell’economia (Parmalat, Cirio, ecc.). Depenalizzeremo il falso in bilancio” (ops! Questo lo hanno fatto). E’ una tecnica paradossale e ancora più paradossale (per non dire tragico) è che funzioni da decenni.

UGUALE PER TUTTI: La riforma tombale di Felice Lima (Micromega 5/2008).

Ops! L’altro l’hanno proposto da poco.

Riina e il pianerottolo processuale

E’ inutile perseguire come reati gli “attentati” alla denominazione del “prosciutto di Parma” (lo prevedeva la legge 26 del 1990 e solo nel 1999, con la legge n. 507, il reato è stato depenalizzato) ed è assurdo assicurare le stesse garanzie dei processi per strage a quelli per ingiurie (in sostanza se un condomino da del “cretino” a un altro condomino noi gli facciamo un processo uguale in tutto e per tutto a quello che facciamo a Totò Riina o a un bancarottiere, con la differenza che, se il condomino ha un precedente penale per molestie telefoniche la sua ingiuria non si prescriverà, mentre si prescriverà la bancarotta di mille miliardi se il bancarottiere è incensurato: sono gli effetti della legge Cirielli).

UGUALE PER TUTTI: La riforma tombale di Felice Lima (Micromega 5/2008).

Roba pesa

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Volevo citare l’inizio della postfazione di Antonio Ingroia a questa edizione tascabile di Roba Nostra, ma siccome poche righe dopo poi c’è un abominevole NE pleonastico per questo blog il Dott. Ingroia non è più degno della minima considerazione, e anzi diventa oggetto di infinito disprezzo, e quindi non lo citerò mai.

Faccio da me che non sarò laureato in legge, ma almeno dei pleonasmi ne faccio a meno, casomai qualche dislocazione a sinistra (e apostrofi sbagliati).

Scritto bene, relativamente scorrevole, non così espositivamente chiaro come si vorrebbe, ma nel complesso micidiale, questo libro. In senso positivo.
Mi sa che devo rileggerlo; che all’inizio si ha la sensazione quasi fisica della presenza, nel proprio atlante mentale, al posto dove prima c’era l’Italia, di una specie di colossale, maestosa cascata escrementizia, di un monumentale impianto che trasforma la vita, i diritti e i valori in un sottoprodotto dello scarto della merda.
Poi invece, forse perché si torna a parlare di cose di cui almeno ho sentito parlare altrove, e si tiran tutte le conclusioni, tutto diventa preciso e chiaro. E arriva l’orrore.

Per il gip Forleo (che tra l’altro ha appena avuto un incidente). Per i pm Nuzzi e Verasani, e il loro capo Apicella. Per Caterina Merante, per i bambini di San Giuliano di Puglia, per i cittadini pugliesi e campani cromati ai fanghi tossici, e in definitiva per tutti gli italiani, normali che magari non gli è successa neanche nessuna sfiga, che stanno come d’autunno sugli alberi le foglie, a guardare mafie e ceffi spadroneggiare in giro.

Di esplosivo c’è che forse sono io ottuso, ma per la prima volta con questo libro ho capito l’anello che mi mancava, o una lettura, possibile, magari sbagliata, di come si inseriscono nelle storie veramente nere di questi anni proprio gli ultimi che ti aspetteresti di trovare a braccetto con certi figuri: i magistrati. Preferibilmente se di responsabilità, Csm (cieco-sordo-muto), Dap, Ispettorati vari. Che poi è quello che dice Tinti da anni: come nella Pubblica amministrazione, tutto il marcio è nella “politica”, intesa nel peggiore dei sensi, di scambio tribale, mafiosetto, sporco, così per le Toghe tutto è nella politica; che in magistratura si dice le Correnti. Che voglion dire luoghi di favori, chiudi un occhio che ti promuovono, questo rompe i coglioni all’amico mio. E via dicendo. La consorteria senza confini. Il potere. L’impero del Male.

Ah, poi ho scoperto che la Lucania è la Basilicata. Più o meno.

Forse non sapevate che (io per esempio no)

Ha un passato nero anche il dirigente della Lega nord Mario Borghezio, a lungo deputato e parlamentare europeo del partito di Umberto Bossi nonché sottosegretario alla Giustizia nel  rimo governo Berlusconi. In gioventù, è stato esponente di Giovane Europa, il movimento neofascista fondato dal belga Jean Thiriart, ex Waffen-SS che proclamava: «Il plastico sarà il megafono dell’anticomunismo nella seconda metà del ventesimo secolo». L’11 luglio 1976, Borghezio fu fermato dalla polizia nei pressi di Ventimiglia, con una cartolina firmata Ordine nuovo e indirizzata «al bastardo Luciano Violante», che da magistrato aveva indagato sul tentato golpe di Edgardo Sogno e sull’eversione nera in Piemonte. Il testo della cartolina, costellato di svastiche, era: «Viva Hitler. 10, 100, 1000 Occorsio». Il giudice Vittorio Occorsio era stato ucciso da Ordine nuovo il giorno prima.

Barbacetto sul Mattinale delle Procure di oggi.

16.12.09

Non lo dice neanche il Guardian

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Fabrizio Cicchitto, the leader of Berlusconi's The People of Freedom party in the lower house of parliament, said the attack was primed by a "pitiless campaign of hatred". Mr Cicchitto went on to name those whom he alleged were responsible for that campaign: the newspaper La Repubblica, the news magazine L'espresso, Marco Travaglio, the author of a book about Mr Berlusconi's alleged links with the mafia, both opposition parties, and certain criminal prosecutors. That's quite a list, and to name a journalist as having anything to do with an assault by a deranged man, either directly or indirectly, is a tried and tested technique from a darker period of European history.

Nessun accenno.
Vista anche la posizione professionale che mi trovo a rivestire allora lo dico io.

Cicchitto, ascolti. 
Talk Show.
Non è così.

Non è /’ta:lk/.

Si faccia spiegare da qualche confratello.

15.12.09

Ma

 

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A condurre questa campagna è un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L’espreso, da quel mattinale delle procure che è il Fatto, da una trasmissione televisiva condotta da Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio. […] Da un partito, l’Italia dei Valori, il cui leader Di Pietro ha in questi giorni evocato la violenza, quasi voglia tramutare lo scontro politico durissimo in atto in guerra civile fredda, e poi questa in qualcosa di peggio.

Questa è parola di Cicchitto (oggi alla Camera).

Ma, Cicchitto, lei che pensa che il voto popolare in sè implichi, oltre al mandato politico, una totale immunità e la sottrazione dell’eletto a tutti i poteri di controllo, non pensa che Di Pietro qualcuno l’ha votato, e che potrebbe essere lievemente offeso da queste sue parole come dire, forse un po’ accese?

Questa sarebbe la gente che subisce un clima di odio?

Tempi moderni

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Ce l’hanno i maggiori giornali e telegiornali, perché Teofog non dovrebbe avere la sua rubrica balzana di curiosità e inconsuetudini sul social network più amato dagli italiani. Tra l’altro mi son sempre chiesto se le redazioni pagano qualcuno apposta per monitorare gli indici di cazzataggine; nel caso avanzo la mia candidatura per il posto. A richiesta allego Cv. Comunque.

È polemica nella comunità virtuale. C’è questo gruppo dal vibrante senso civico e superiori virtù morali, al momento con 12mila e rotti iscritti; il suo scopo e ragion d’essere è la chiusura di un altro gruppo, che invece ha infima levatura intellettuale e 291 membri. Questi – a vedere la bacheca – in maggioranza sono rappresentanti del primo gruppo, introdottisi con mossa mitologica nel corpo dell’esecrato nemico per riversarvi la propria indignazione ed elevata temperanza democratica, quei dati caratteristici del loro gruppo di provenienza, che fanno risaltare in tutta la sua desolante miseria la turpitudine etica del secondo gruppo e di tutti i suoi membri e fiancheggiatori (tranne quelli eroicamente infiltratisi nelle sue fila per redimerlo iniettandovi il balsamo della propria superiore coscienza, cioè anche se si presume che, tolti i doppiogiochisti, al massimo saranno due e tre rincoglioniti).

E questa loro missione salvifica i crociati del bene la espletano anche con sagaci circonlocuzioni eufemistiche tipo “Mi auguro che vi mettano il manganello in culo brutti pezzi di merda” o “Auguro a voi cerebrolesi senza spina dorsale un tumore al colon che vi dissangui facendovi cagare diarrea e pezzi di budella per mesi 24, mentre siete sotto lavori forzati con in video un gibbone sodomita che spalanca il culo a mamma vostra e gli inocula il suo sapere nel retto. Tanti auguri di atroci sofferenze, merde...” È o non è un meraviglioso paese, il nostro?

La svolta di Maroni per la sicurezza del Primo Ministro

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Oggi il Ministro dell’Interno ha annunciato il provvedimento che dovrebbe assicurare l’incolumità del Premier durante viaggi e manifestazioni: già stanziati i fondi per dotare le scorta di occhiali contro la presbiopia.

Ah, poi ci saranno anche il divieto di assembramento, il reato di social network, il coprifuoco telematico e sono allo studio sanzioni per l’incitamento all’idiozia, ma quello indipendentemente.

Spot the oddness

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(ilGiornale, a illustrazione di un pezzo che resterà negli annali).


E’ importante questo: la condanna ferma, fermissima dell’attentato e il dire che queste cose non si devono fare, e che chi le fa deve essere punito e, nello stesso tempo, dire “io quello lì non lo voglio più vedere, io quello lì non lo voglio come Presidente del Consiglio, quello non mi rappresenta, speriamo che se ne vada presto da Palazzo Chigi”, queste cose sono cose.. oppure “lo detesto, lo odio”, personalmente non lo odio, ma non vedo per quale motivo qualcuno non potrebbe invece odiarlo: l’importante è che si limiti a odiarlo senza fargli niente di male, non esiste il reato di odio, esiste il reato di violenza, di aggressione, di lesioni, di tentato omicidio, di omicidio, quelli sono reati […].

(Travaglio a Passaparola).

14.12.09

Sia chiaro

Questo blog non è una testata editoriale e non lo legge nessuno, così non è per falsa equanimità che scrivo: di Berlusconi penso e continuerò a pensare tutto il male in senso politico, economico, sociale, umano, etico ed estetico, ma che venga aggredito, anche se da un pazzo, è grave, gravissimo. Guarisca presto.

And the winner is

Nello scontro con il Mediano di Mischia Seriale, il fantasista Senatore della Logomachia, Cavaliere della Contumelia, vince, a man bassa, con la micidiale gragnuola:
Miserabile, vigliacco, carogna, stupido, cialtrone che altro non sei!

13.12.09

Lo sapevo

Folla sotto choc: 'Tutta colpa di Di Pietro'.

ilGiornale.it del 13-12-2009.

Le ferrovie dello Stato e la cravatta del porcello

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Le autocelebrazioni del governo e dell’amministratore Fs, Mauro Moretti, all’inaugurazione ufficiale di una settimana fa suonano però ugualmente stonate. In altri paesi nessuno si vanterebbe di un’infrastruttura conclusa addirittura dopo un ventennio di lavori, per di più costata un occhio della testa, da 3 a 4 volte più che nel resto d’Europa, oltre 30 e forse addirittura 40 miliardi di euro (dipende dal tipo di calcolo) pagati da tutti gli italiani con le tasse. Per che cosa, poi? Per consentire a una piccola parte dell’utenza totale, soprattutto professionisti e uomini di affari, di spostarsi in fretta sull’asse Roma-Milano, lasciando indietro tutto il resto, come zavorra ferroviaria: i treni locali, quelli dei pendolari, quelli a lunga percorrenza, i merci, gli Intercity, i convogli per il sud.

Daniele Martini sul Fatto di oggi in un articolo molto, molto, molto ben scritto. Una spada.

P.S. Per chi non ci arriva di suo (e io non ci arriverei) il sottotesto del titolo del post è nell’articolo di Martini.

Spero sia l’ultima volta che son d’accordo con Cossutta

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“L’ attacco alla Costituzione è alto tradimento della Patria”. lo ha detto Armando Cossutta, vice presidente vicario dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), ieri a Mirano (Venezia), nel corso di una manifestazione.

(Fatto)

Abbiamo aspettato 150 anni ma ne è valsa la pena

Poi ci sono tante altre cose, dai Salesiani ho vinto un po’ di gare, per esempio dovevamo collocare gli abbonamenti di “Gioventù  Missionaria”, allora andavamo nelle case a suonare i campanelli e io ho vinto con grande distacco perché avevo abbonato tutto il mio
quartiere. Ricordo che vinsi con un distacco enorme e ho vinto un pacchetto di cinque chili di caramelle che poi ho distribuito. Ero quello a cui tutti i professori facevano la corte perché ero il più fecondo, quello che aveva doti di simpatia riconosciute dagli altri studenti e, anche nel rapporto con i professori, ero un ragazzo che si presentava bene, era molto attento a farsi accettare, a farsi stimare e quindi ero l’assistente ideale per un professore, perché ero molto attento, non ero un adulatore. Ero nel giusto, quindi praticamente tutti i professori con cui ho dato esami mi hanno chiesto di fare da assistente. A questo punto ho fatto delle cose per
quanto riguarda anche il diritto commerciale, c’è stata da parte mia anche questa voglia. Avevo capacità di sintesi per cui, quando finivo un esame, avevo messo a punto un riassunto, il cosiddetto bigino, e la libreria antistante l’Università degli studi di Milano aveva i miei diritti che erano naturalmente senza nome perché era considerata una scorciatoia non onorevole.

Anticipazione del Fatto da Guzzanti vs Berlusconi, Aliberti editore, in uscita il 15, che molto probabilmente sarà acquistato e integralmente trascritto da questo Estensore.

12.12.09

In effetti

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Quando voi venite nelle nostre scuole a parlare di legalità e giustizia, i nostri ragazzi vi ascoltano e vi seguono. Ma quando questi ragazzi diventano maggiorenni e cercano un lavoro, una casa, assistenza economica e sanitaria, a chi trovano? A voi o a noi?

Pietro Aglieri, vice di Provenzano, al pm Sabella, in Caselli, G. C., Le due guerre, p. 59.

12 dicembre

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12.12.1969 - 12.12.2009.
Quarant’anni da Piazza Fontana.
Diciassette morti, sette processi, coincidenze, segreti, Pinelli e Calabresi, strategia della tensione, stay behind, neofascisti, servizi diretti e deviati, Cia, chi più ne ha più ne metta. E non si sa niente.

Un Fitto al cuore

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“La sentenza del gup di Bari – sostiene il Ministro Fitto - rende finalmente giustizia e fa crollare completamente l’originario impianto accusatorio nei miei confronti, che oggi si conferma essere stato fin dall’inizio puramente persecutorio. Il gup ha dichiarato il non luogo a procedere per le accuse più gravi”, prosegue Fitto. Il quale aggiunge: “Dopo otto anni di indagini, 150mila intercettazioni telefoniche, una richiesta di arresto, una spettacolarizzazione senza precedenti, continui tentativi di infangare il mio onore, crolla tutto come un castello di carte”.


Il ministro è stato rinviato a giudizio per corruzione e illecito finanziamento ai partiti e peculato insieme a Giampaolo Angelucci, editore dei quotidiani Libero e il Riformista.

Bepi Castellaneta sul Giornale.

Solo corruzione, peculato e illecito, Mahatma Fitto, in Puglia, dove la sanità privata fiorisce rigogliosa e i cittadini guariscono come mosche, sicuro di non volere neanche una onorificenza?

10.12.09

Legittima inaugurazione

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Dal Fatto di oggi.

E Ghedini poveretto mandato in giro a dire che non tireranno alla prescrizione.

Però abbonatevi a sto Fatto Quotidiano, non è che posso mettere su tutto io.

8.12.09

Si stava meglio quando si stava peggio

PRIMA

DOPO

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Francesco De Sanctis
Ministro P.I. e Beni Ambientali 1861-2

Michela Vittoria Brambilla
Ministro al turismo 2009-?

Ha detto:
“Consultate un po’ le storie. Tutte le reazioni sono venute con questo linguaggio: che è necessaria la vera Libertà, che bisogna ricostituire l’ordine morale”.
Montanelli, Storia d’Italia, vol. VI, p. 151
Ha detto:
“Il Partito della Libertà - al contrario di quello Democratico - nasce da quella che è una spinta, un'esigenza, una richiesta che viene dai cittadini. Per questo è destinato ad arrivare ad essere una realtà importante.”.

L’autodifesa di Dell’Utri

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Non ho mai avuto contatti con la Sicilia, non ho mai avuto contatti con nessuno (se non di lavoro).

@ 3 min 45’’.

Giuro.

E già che recensiamo

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Diciamo due parole su questo libro. Questa specie di roadmap della bile, di navigatore satellitare dell’incazzo, di guida pratica alla bestemmia. Che l’avevo letto tempo fa ma non riuscivo, mi veniva su una roba; a pensare a questi capitalisti senza capitali che infestano l’industria, che custodiscono, reggono e governano banche e autostrade, fabbriche e destini. Da generazioni. Nababbi con diritto di successione che si arricchiscono fallendo, fanno i miliardi e non pagano il caffè, non sanno quanto prendono ma voglion sempre più degli altri.

È una radiografia dell’economia italiana: “multiproprietà dei soliti noti”, “oligarchia industriale”, “feudalesimo”, “governo condominiale del capitalismo”. È anche un trattato sul modo di funzionare, economico, ma anche sociologico, psicologico e politico dell’Italia.

La chicca sul giovane Montezemolo (che adesso fa il padre nobile e il filosofo dell’economia):

Romiti nel 1985 dichiarò al quotidiano La Repubblica: “Abbiamo pescato, in Fiat, un paio di persone che pretendevano danaro per presentare qualcuno all’Avvocato. Uno dei due l’abbiamo mandato in galera, l’altro alla Cinzano”. Montezemolo ha in seguito ammesso l’incidente […]. (p. 64)

Per consolarsi nel panorama rovinoso che descrive Dragoni non resta che il solo, unico, incrollabile, disperato appiglio di sempre. La Nutella.

Michele Ferrero, classe 1925, inventore della Nutella, creatore dal nulla di una multinazionale della cioccolata, uno degli industriali di maggior successo nell’ultimo secolo. A differenza di molti suoi colleghi è riuscito a finanziare la crescita internazionale con i profitti generati di anno in anno dalla sue fabbriche. […] Anche per questo, oltre che per la sua riservatezza, è praticamente sconosciuto al pubblico. Eppure la speciale classifica di Forbes lo considera l’italiano più ricco. (p. 84)