Curricula inviati | 59 |
Risposte (non automatiche) | 3 |
Possibilità anche aleatorie di lavoro | Ø |
30.11.09
Aggiornamento al 30/11
29.11.09
Repetita
Senza dubbio era stato poi largo di gesti e provvedimenti che attestavano la sua ansia di ingraziarsi la Chiesa. Il Crocefisso era tornato nelle scuole e negli ospedali, l’insegnamento religioso era stato reso obbligatorio, i seminaristi avevano ottenuto l’esonero dal servizio militare, la Messa era divenuta un accessorio indispensabile di molte solenni cerimonie ufficiali.
Con la abilità tattica e la spregiudicatezza ideologica di sempre, voleva la pace con la Chiesa per catturare i cattolici. Sapeva che, se vi fosse riuscito, il suo potere sarebbe divenuto notevolmente più forte e più capillare.
Montanelli, Cervi, Storia d’Italia, Vol. VII, p. 246.
(chiaramente è ancora Mussolini, 1926)
28.11.09
L’aforisma del giorno
Tutti i nodi vengono al pettine. Se c’è il pettine.
- Leonardo Sciascia -
Offerto da Peter Gomez in un articolo se non calunnioso, coraggioso, se non fantascientifico, inquietante; che domani poi ne parlo.
Time has told me
In una Camera straordinariamente docile, e sfruttando il momento favorevole, era riuscito a far passare, quasi si trattasse di ordinaria amministrazione, tra il novembre e il gennaio, una serie di misure che davano sempre più all’Italia il colore del Regime. Regolamentazioni sulla stampa e le società segrete, esonero dei funzionari pubblici “infidi”, revoca della cittadinanza ai fuoriusciti, accresciute competenze dei Prefetti, disciplina dei contratti di lavoro, nuove prerogative del Capo del Governo (che acquistava una posizione fortissima e autonoma e rispondeva delle sue decisioni solo alla Corona, non più al Parlamento), facoltà dell’esecutivo di emanare norme giuridiche. Questo gran lavoro parlamentare, che metteva lo spolverino a tutto ciò che il governo preparava, la Camera lo aveva compiuto anche grazie alla sua riapertura anticipata. […]
Ai primi di gennaio, comunque, i “popolari” decisero di scendere dall’Aventino. […] I fascisti erano disposti a riammetterli, appresero, se avessero preventivamente dichiarato di riconoscere “il fatto compiuto della rivoluzione fascista”, e il fallimento dell’Aventino “perché non esisteva una questione morale che investisse il Governo fascista”: e se avessero inoltre promesso di esercitare alla Camera non una “opposizione preconcetta e pregiudiziale” ma una “eventuale critica ai disegni di legge”. Ci mancava poco, insomma, che i fascisti pretendessero dagli oppositori, per tollerare che riprendessero il loro posto, una dichiarazione di fascismo.
L'Italia Littoria in Montanelli, Cervi, Storia d’Italia, vol. VII, p. 205-206.
Chi?
Queste le dieci ricerche di immagini che spingono di più negli ultimi trenta giorni.
Qualcuno potrà pensare, Jacob chi? Infatti. Ma Jacob Black della Sega di Twilight no. E io che mi pensavo che per tenermi aggiornato sulla fitta massa di fenomeni in costante divenire in cui si consumano le adolescenze e così restare eternamente giovane dovevo andare a insegnare e respirare i miasmi letiferi di classi stipate di esseri traboccanti ormoni, secrezioni e microrganismi patogeni e non; la vita è diventata più bella, la vita è diventata più allegra, compagni, c’è Google.
Famo a capisse: l’Italia e la crisi
Nell'insieme il nostro paese dalla crisi è uscito piuttosto bene o meglio di altri Paesi.
Concetto che condito in mille modi e declinato in mille forme si è sentito spesso. In questo caso espresso da Tremonti ad Annozero.
Infatti il fantomatico superindice dell’Ocse catapultato da tutti i teleschermi nei salotti e nelle cucine dello stivale qualche giorno fa era chiaro: Italia +17, Francia +12, Gran Bretagna addirittura Zero, ecc. Ma + de che? Sto superindice che è?
Chiaramente una cosa brutta, contorta, da economisti, che i Tg non potevano certo mettersi a snocciolare a ore pasti (anche perché col livello dei giornalisti tv…); almeno una cosa la potevano dire:
In altre parole, l’indicatore può migliorare semplicemente perché è peggiorata la stima degli effetti della crisi sulla crescita di medio periodo dell’economia.
Lavora con noi
La ricerca “lavora con noi” in google dal 2004 a oggi secondo Google statistiche, un gioco divertentissimo.
Non vorrei ripetermi con paese e vecchi ma…
L’indennità di accompagnamento è una fonte importante con cui si pagano le badanti: la riceve un anziano su dieci, per una spesa di oltre dieci miliardi di euro all’anno. Una misura granitica: nata trenta anni fa e da allora mai più toccata, insensibile a gradi diversi di non autosufficienza e al reddito del percettore, per tutti pari a un’erogazione mensile di 472 euro, senza alcun controllo sull’utilizzo. Maggiorazioni graduate per chi dimostra un uso appropriato delle somme, tra cui una badante regolarmente assunta, e riduzioni per chi invece non è in grado di farlo potrebbero rendere la misura più efficace nel sostenere la non autosufficienza.
Lavoce.info, PERCHE' LA SANATORIA HA FATTO FLOP. Dove si apprende come e qualmente il grande e decisivo provvedimento per regolarizzare colf e badanti non è stato un gran che. Come d’altra parte molto di quello che passa per Roma ultimamente.
Diciamo dal 2006.
È un paese per vecchi
Va ridotta la distorsione generata dal sistema di tassazione, riducendo le tasse sul reddito da lavoro e innalzando quelle sulle attività mobiliari e immobiliari, particolarmente le case.
DOVE INDIRIZZARE LE RISORSE, Fabiano Schivardi, La Voce.info, 27.11.2009. Parte di una rubrica interessante e che si legge in tranquillità: proposte brevi e mirate per ricominciare a guardare avanti. Dalla quale tra l’altro si capisce quanto poco si faccia politica nel senso vero.
27.11.09
26.11.09
Saluti da Rovato
Altra cosa che ha lasciato perplessi è stato l'esiguo numero di forze dell'ordine presenti alla manifestazione: pochi i carabinieri e ancora meno quelli della questura.
Elisabetta Reguitti sul Fatto di oggi.
Strano perché di solito basta un banchetto di raccolta firme foss’anche della LAV Lega anti-vivisezione, che a Brescia si metton lì con due-tre camionette.
Avanguardia democratica
L’Italia dei Valori potrebbe provare a essere il primo partito italiano a introdurre la sanzione della sputazione per quelli come De Gregorio e Americo Porfidia. Prima che sia troppo tardi.
Caro amico ti scrivo
I cosiddetti perdenti sono per la resa dei conti.
Dalla lettera di minacce al presidente del Senato. Piena di sottotesti affascinanti.
Fischi per arabeschi
A quei geni e poeti che vanno alle partite di calcio per cantare l’eventualità che se saltelli muore Balotelli sicuramente non li fa smettere finire in prima pagina tutti i giorni.
Contabilità al 26/11 (e prova di Windows live writer)
Curricula inviati: 51
Risposte (non automatiche) pervenute: 2
Concrete possibilità di lavoro: 0
Indovina a chi
(da Repubblica)
Beh a chi avrà scritto Piero? Agli elettori per scusarsi che con la lauta paga che gli davano con le loro tasse mentre muoiono di fame lui andava a mignotte? Alla moglie per averla non tanto cornificata, che magari lo sapeva benissimo, ma umiliata e ridicolizzata in mondovisione facendosi sgamare come un pollo? Al partito democratico al quale ha tolto l'unico blando primato sugli avversari, cioè quello di fare un pochino meno schifo? No.
Al Papa.
25.11.09
Parliamone
24.11.09
Qui Studio a voi strazio
23.11.09
Bianco Natal
Perché non so se è peggio fare delle leggi stronze, e poi non farle rispettare per sembrare più buoni, oppure fare delle leggi stronze e poi applicarle, anche se si appare stronzi, ma penso la seconda che ho detto. È meglio.
E in questo senso gli amministratori locali (anche palesando a volte sgomentevoli abissi di ignoranza) spesso si dimostrano "migliori" dei vertici dei partiti che rappresentano (che a ignoranza comunque non scherzano), visto che, nel loro piccolo, con tanto parlare di legalità e leggi, giustizia, diritto e ordine, almeno loro ci provano a metterli in pratica.
Che poi forse bisogna capirsi: a Coccaglio han disposto delle ispezioni (fa un po' notte dei lunghi coltelli, ma per i modi si veda alla voce "ignoranza" più su) per vedere chi ha il permesso di soggiorno e chi no, e a chi no gli tolgon la residenza. E in effetti secondo la legge il permesso di soggiorno è un requisito per avere la residenza e se non c'è l'uno, non ci potrebbe essere neanche l'altra.
Poi si può discutere sul momento infausto che con tutte le chiusure di aziende e le casse è ovvio che c'è gente che proprio adesso è rimasta a casa, gli manca solo l'ispezione, e sulle forme (che sono anche sostanza) e su tutto quello che si vuole, ma questo è il meno e non c'interessa.
Cioè il problema non è trattare da irregolari gli irregolari. E non può essere un problema se si applicano le leggi (se mai c'è quando se ne applicano solo alcune mentre le altre vengono calpestate, disattese, mandate al macero per esigenze processuali penali del legislatore, ma questo è un altro paio di maniche).
Mi sa che sono proprio le leggi, il problema. Una che porta anche il nome di un recente paladino del riformismo progressista pietista liberal conservatore buono e saggio e nobile che siede su un alto scranno, per esempio, crea degli irregolari sul territorio, e poi non prevede dei un modi per (ri)diventare regolari. Mai.
Che è il principio del forno crematorio.
Gli immigrati non ci devono essere e, per me, non ci sono. E se ci sono da un lato non mi preoccupo se li sospingo nella clandestinità, quindi nei giri torbidi, e nell'anonimato, e dall'altro infierisco. A caso. E allora ecco introduco reati che intasano solo i tribunali, e gli immigrati non vanno più in ospedale, e nego la scuola ai figli, così l'emarginazione (anticamera della devianza, se non del crimine, per forza) diventa ereditaria; poi recludo la gente nei CIE fino a sei mesi, e poi escono, oltre che clandestini, già belli incazzati (a ragione); e come ciliegina metto l'aggravante della negritudine, così. Detto in prima persona, perché queste cose sono legge della Repubblica italiana, cioè anche mie, e son passate un po' così. Anche su questo blog.
Ma sono allo stesso livello delle leggi razziali.
In nome di una legalità che quasi nessuno dei suoi propugnatori pratica.
Anche in Spagna se non hai il lavoro non puoi stare; ma se dimostri che sei stato più o meno lavorando per tre anni nel paese ti danno il permesso. Perché non si fa una cosa del genere anche in Italia? Cioè niente lavoro senza permesso, ok, ma se bene o male sei stato qua una vita, ormai, anche se ti do l'espulsione, chi ti manda via più, giustamente? Hai una vita, magari una casa, una famiglia, parli la lingua. Che senso ha? Preservare la razza? Le radici cristiane? I datori di lavoro invece andrebbero stangati sempre di brutto. Perché la fonte di tutto volendo sono loro. Che ci guadagnano, sfruttano il lavoratore irregolare e lo tengono sotto scacco. E invece da noi le sanzioni per chi sfrutta il lavoro nero col pacchetto sicurezza sono state ridotte.
Per dire.
Noi se sogniamo un'Italia romana è un incubo
E i dipendenti a far shopping in orario di lavoro... Sembra l'Urss di Brežnev.
22.11.09
19.11.09
La leonessa e la Piovra
Documentario piuttosto inquietante sull'infiltrazione della criminalità organizzata a Brescia.
18.11.09
La verità è la, dentro (al gabbio)
Filippo Graviano, fratello di Giuseppe, boss di Brancaccio, entrambi protagonisti della stagione stragista del ’93, confidò a Spatuzza che, “se non arriva niente da dove deve arrivare è bene che anche noi cominciamo a parlare con i magistrati”.Giuseppe Lo Bianco sul Fatto quotidiano.
Casomai ci si chiedesse come può essere così scellerato un governo e un parlamento che fa saltare i processi e restituisce i beni alla mafia e fa delle opere pubbliche inutili costosissime ecc ecc; non è scellerato, è vincolato.
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Sono innumerevoli gli aspetti del vivere civile che la cosiddetta classe politica italiana ha fatto a pezzi e/o consegnato al crimine organizzato, anche se l'opera non è conclusa. Delle istituzioni repubblicane, della mente e della cultura degli abitanti di questo sventurato stivale si è salvato poco.
La cosiddetta classe politica sono prevalentemente dei laidi vecchi che venderebbero gli organi dei figli pur di conservare soldi e potere.
Ci vorranno decenni, forse secoli, dopo la morte di questi politicosauri, perché l'Italia si risollevi dall'estrema prostrazione in cui è stata precipitata.
Noi saremo tra quelli che vorranno contribuire. D'altra parte il tempo è dalla nostra, come dicevano gli Stones. Ma siamo umani; mentre le scorie radioattive no. Il nucleare non si misura sulla scala degli anni degli uomini, ma sulle ere geologiche. Gli effetti della radioattività, per quel poco che ne so, si trascinano avanti negli anni, nei secoli e anche nei millenni. Periodi difficili da maneggiare con la testa. Fuori scala.
Ecco allora non credo che degli ottuagenari corrotti e depravati a cui fortunatamente non resta tanto da vivere possano decidere del futuro di chi questo paese e questo pianeta avrà la disavventura di abitarlo nei prossimi decenni. Non credo proprio.
17.11.09
A Natale son tutti più bravi
Nessuna semplificazione – dichiara Luigi Ciotti, presidente di Libera – ma questo emendamento è l’ennesimo segnale che qualcosa non va. Da una parte, oltre al grande lavoro ogni giorno portato avanti da magistratura e forze dell’ordine, assistiamo ad affermazioni di principio di grande valore (e ci sono apprezzabilissime norme di contrasto alla criminalità organizzata anche in questa Finanziaria), dall’altra registriamo piccoli e grandi sbriciolamenti dell’attività di contrasto alle mafie: lo scudo fiscale, la questione delle intercettazioni, il mancato scioglimento del comune di Fondi, prima vera prova di una normativa più aspra contro le infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche, e – infine – questo pessimo emendamento.Stefano Caselli sul Fatto di oggi.
16.11.09
15.11.09
Discendenti degeneri
Solo per dire che Bettino Ricasoli quando l'han fatto ministro ha rifiutato lo stipendio e i biglietti ferroviari gratis.
La fine della recessione
In Italia, Francia e Germania, l’occupazione è finora diminuita molto meno del Pil. Non casualmente in questi paesi, i consumi hanno tenuto, mostrando tassi di crescita positivi già nel secondo trimestre 2009. Ma se l’indice della produzione industriale non aumenta rapidamente verso il livello di 109 raggiunto nell’aprile 2008 (nel terzo trimestre è a 84, cioè a -25 rispetto all’inizio della crisi), il colpo di coda della crisi finanziaria ed economica sul mercato del lavoro è destinato a farsi sentire.[...]Lavoce.info, LA FINE DELLA RECESSIONE E UNA RIPRESA DA CONSOLIDARE
Più in generale, è più probabile che il cosiddetto credit crunch morda proprio ora, nelle fasi iniziali della ripresa (quando le aziende vorrebbero ricominciare a investire) piuttosto che nei periodi (come i trimestri precedenti) in cui tutti vedono nero e tendono a rinviare al futuro i progetti di investimento. Il rischio è che la mancanza di credito uccida la neonata ripresa nella culla.
Una donna, più perché
La ministra, sotto la spinta estetica, con un ordine di servizio ha comunicato che il ministero dell’Ambiente, promotore degli acquisti verdi per la Pubblica amministrazione, non si servirà più di carta riciclata, bensì di carta 100 per cento cellulosa, spiegando ai sindacalisti attoniti: “È grigia, me ne vergogno”.Sandra Amurri sul Fatto del 14.11.
Patron padrone
Il nostro paese [...] ha preso una deriva pericolosa. Si ragiona per logiche di parte e questo oltre a inficiare profondamente la possibilità di intavolare dialoghi, rende anche lo scontro più violento. La logica che si afferma è quel ‘con noi o contro di noi’ che svilisce il ragionamento politico a dinamiche da stadio. Si fa il tifo per una parte o per l’altra e non si è più in grado di scorgere alcun discrimine tra quelle che dovrebbero essere valutazioni politiche che si sovrappongono, sempre più pericolosamente e a scapito di un’informazione corretta, con valutazioni di carattere giuridico.Saviano intervistato da B. Borromeo sul Fatto quotidiano.
Riforme
In Francia, ogni scelta pubblica di rilievo è supportata da seri studi, resi pubblici e sottoposti alla discussione, e se digitiamo la parola chiave "université" su www.ladocumentationfrancaise.fr, ecco emergere circa 1100 tra libri, riviste e documenti di analisi ad accesso libero. Nel modello italiano, al contrario, le riforme non si studiano, non si discutono, non si criticano e di solito neppure si applicano.Ugo Arrigo (Milano-Bicocca) sul Fatto quotidiano.
Xmas gifts (agli amici degli amici) - parte II
A seguito di tale normazione e del regime di invisibilità assicurato ai capitali ‘scudati’, si è venuta a determinare per il vastissimo popolo degli imprenditori collusi l’o p p o rtunità di fare rientrare dall’estero capitali sporchi dei loro soci mafiosi occulti, spacciandoli falsamente come frutto di evasione fiscale per poi immetterli nel circuito produttivo. Si è aperta anche la possibilità di impiegare nell’attività economica capitali illegali in realtà detenuti in Italia, che possono essere fatti figurare come rientrati dall’estero.Roberto Scarpinato sul Fatto quotidiano.
Portiamo anche sta croce
[Il Vescovo] Monari non esclude che "il riferimento a Gesù Cristo, così importante in passato, diventi meno significativo e meno diffuso; e allora inevitabilmente cambierà la fisionomia delle nostre città e delle nostre scuole. Ma appunto: è a questo che si dovrà fare attenzione, non al concetto astratto di laicità. Mi sembra di essere un sostenitore dell'approccio empirico al problema e ho a che fare con un approccio ideologico. È interessante notare che giudici i quali si presentano come difensori della laicità, pensino e decidano in modo ideologico e dogmatico. E che noi, da sempre considerati con disprezzo 'dogmatici' abbiamo imparato un approccio più sfumato, più attento alla realtà delle cose, più concreto".Da Bresciaoggi, 14.11.09. È o non è convincente? Fulgido esempio di retorica per piccole menti: siccome è sempre stato tutto così, pragmatico è dire Che tutto resti così. È questo la concretezza dell'approccio. Un altro passo interessante espone un argomento che probabilmente va forte nei catechismi e nelle parrocchie sul Jesus uber alles perché lo si è sentito spesso nei forum e in facebook:
La società occidentale è stata formata (non solo ma soprattutto) dalla visione cristiana della realtà. Basta pensare all'arte, alla letteratura, all'assetto urbanistico e soprattutto al vissuto delle persone. [...] Allora proprio i diritti dell'uomo, che la Corte dovrebbe difendere, trovano il loro fondamento nelle radici cristiane.Vuoi una prova delle radici cristiane? Le chiese! Oppure i quadri, le sculture, l'arte. E pertanto tutto quello che c'è in Europa è cristiano. C'è da sperare che chi lo dice non ci creda veramente, ma l'importante, come sempre è che ci creda la base. La base può credere a qualsiasi cosa. La base è la base.
Xmas gifts (agli amici degli amici) - parte I
In pratica le cosche, di certo non sprovviste di liquidità, potranno più o meno agevolmente rientrare in possesso di terreni e immobili che – in base alla legge 109 del 1996 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati – vengono da anni assegnati ad associazioni e cooperative, con risultati spesso straordinari.Stefano Caselli sul Fatto quotidiano
14.11.09
L'aforisma del giorno
Ghedini? Come al solito perde i dibattimenti in tribunale e poi prova a vincerli in Parlamento. Restando sconfitto di nuovo.Gaetano Pecorella.
Prescrizione breve: pro et contra
Nel frattempo Robert Mugabe è a Roma per il vertice della Fao. Si dice possa essere interessato alla mutuazione di questa e di altre norme (come quella sulla televisione pubblica) nella legislazione zimbabwese. Ecco che l'Italia torna a insegnare al mondo la Bella Vita. Magica Italia.
13.11.09
Che climax
(Sul post di sotto)
Davvero?
La sentenza europea genera anche azioni violente. Come quella di ieri mattina, quando alcuni militanti di Lotta Studentesca (movimento giovanile vicino a Forza Nuova) hanno fatto irruzione nella sede dei Radicali di Roma affiggendo crocifissi. "Non permetteremo di imporre dogmi ultralaicisti in Italia – ha detto il coordinatore nazionale di Ls, Gabor De Arcangelis – chi tenterà di rimuovere il crocifisso si troverà di fronte un muro umano guidato da noi".Il Fatto di oggi.
Un muro umano come a Piazza Navona?
Padellaro occhio al titolo
Spesso la rete di assistenza umanitaria viene usata da estremisti fai-da-te per il reclutamento di nuove reclute.sul Fatto di oggi.
Che Travaglio si incazza.
Se ci arriva la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni
The Mormon church for the first time has announced its support of gay rights legislation, an endorsement that helped gain unanimous approval for Salt Lake city laws banning discrimination against gays in housing and employment. [...] The church supports these ordinances because they are fair and reasonable and do not do violence to the institution of marriage.Salt Lake OKs gay rights laws with Mormon backing.
Dove sta scritto che se tu credi nell'eternità e inviolabilità e indistruttibilità del matrimonio, nella peccaminosità dei rapporti omosessuali, nella transustanziazione e in tutto quello che vuoi, le leggi devono coincidere con le tue credenze? Perché se tu non sei per il divorzio il divorzio dev'essere vietato? Non vuoi? Non divorzi. Questa è laicità. Ricattare una classe dirigente per avere simboli religiosi nelle scuole e una legislazione che sembra il Deuteronomio non è laicità. Ripeto non è.
A breve sunto dell'articolo di Flores d'Arcais sul Fatto di oggi in fatto di sto fatto.
Triste, solitario y finian
L'aforisma del giorno
Parlare di giustizia con Berlusconi è come parlare di pronto soccorso con Dracula.Antonio Di Pietro.
12.11.09
Bonolis - Saviano 1-0
Chi è senza peccato
Se aveste un avvocato con sta faccia, anche voi vi fareste le leggi per difendervi dai processi.
Bandiera bianca
E sia.
Si faccia quest'immunità parlamentare, ministeriale, burocratica, pubblica, funzionariale. Lo scudo spaziale. Il goldone presidenziale. Qualsiasi cosa. Ci arrendiamo ancora. Come quando il Berlustano voleva il lodo e minacciava di spaccare tutto con la blocca-processi, lasciamoli fare.
Oggi ci sono tre fronti. 1) L'elegante processo breve. 2) Il codicillo dell'azzeccagarbugli Ghedini che, non essendo capace di vincere un processo o almeno arrivare a prescrizione così come stanno le cose (che sarebbe capace anche un bambino) vuole che al giudice si tolga la possibilità di giudicare l'ammissibilità dei testimoni proposti dalla difesa. Te ne chiedo seimila, mi citi seimila testi. Udienze da qui all'eternità. Cioè alla prescrizione. 3) E poi le intercettazioni.
Se rinunciano a questo ricatto terroristico mafioso, vada per l'immunità. Se possono rinunciare. Se non c'è qualcuno che gli punta qualcosa alla testa e gli suggerisce di accanirsi sulla giustizia (il Berlustano si salverebbe in ogni caso, per quello che si sa) e di costruire il Ponte a tutti i costi. Come sotto ricatto. O legati a un patto. Che rinuncino, se possono.
Almeno si salverà la casta ma si potranno processare le rapine, gli stupri, le estorsioni, le associazioni mafiose. Più o meno. Come si riusciva prima. Poco e male.
Inanto, nella berlcaverna
Entro mercoledì prossimo finiremo la riforma della professione forense, che con il ministro Alfano abbiamo stabilito essere una priorità. Poi ci occuperemo di intercettazioni, con l’audizione del procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso. A seguire, la replica del relatore e spazio agli emendamenti. A quel punto, anche per tentare di mediare su alcuni punti controversi, concederò quindici-venti giorni di tempo.Processo breve, trattativa sui reati da escludere - Interni - ilGiornale.it del 12-11-2009
10.11.09
7½
"Si è ragionato - ha detto il presidente della Camera - sulla possibilità di presentare un disegno di legge parlamentare per definire tempi certi entro cui si deve svolgere il processo nei suoi 3 gradi. Nei prossimi giorni sarà presentato e sarà relativo alla definizione dei tempi del processo unicamente per gli incensurati". Il tempo massimo sarà "entro sei anni".Il Giornale.
Finalmente sarà cancellato l'abominio italiano di centinaia di migliaia di processi che impegnano magistrati, cancellieri, polizia giudiziaria, testimoni, consulenti, carte e bolli per finire in niente? Neanche per sogno.
Un processo mediamente dura sette anni e mezzo. Dire che la durata massima del processo dovrà essere di sei anni lo fa effettivamente finire in sei anni? NO. Perché il tempo che ci vuole ci vuole, fondamentalmente per due motivi: 1) LA MACCHINA della giustizia; 2) LA PRESCRIZIONE.
1) Il potere giudiziario è per il potere legislativo il nemico pubblico numero uno: nessuno ha mai sinceramente voluto che ci fosse una certezza del diritto, perché i primi a dover pagare sarebbero gli amministratori pubblici, e secondi a pagare sarebbero i "grandi elettori" dei quali gli amministratori pubblici a tutti i livelli rappresentano gli interessi a cavallo tra l'inconfessabile e l'illecito. Quindi la macchina del sistema giudiziario, paragonabile per modernità a un carro agricolo del primo periodo della collettivizzazione forzata delle campagne sovietiche, tale resta e, se si può, ogni tanto si cerca anche di peggiorarla. Per buttarci dei soldi ce se ne buttano a palate. E ci si fa la carta. Che prodigiose fabbriche di carta inchiostrata sono Tribunali e uffici giudiziari, nostri vanti nazionali. Carta scritta a mano, carta con bolli e timbri, carta vergata con stampanti ad aghi, carta sbiadita, carta archiviata, carta sfusa e carta al macero. E poco più. Le udienze si fanno solo di mattina perché ci sono pochi magistrati e pochi cancellieri che devono scrivere e trascrivere cose, rovistare in archivi, fotocopiare migliaia di pagine, protocollare carte, legare e slegare i lacci che chiudono i faldoni. Come ai tempi di Nabucodonosor I (tranne per la carta, che non allora per loro fortuna non c'era).
In più periodicamente questo macchinario scassato viene ingolfato con astrusi congegni procedurali fatti apposta per tirarla sempre più in lunga. L'imputato ha un legittimo impedimento? Si rinvia l'udienza anche se ci sono gli avvocati e lui non c'entrava un cazzo. Uno dei legali di uno degli imputati non ha ricevuto mezza pagina di un atto? Il postino non trova l'imputato per notificargli un atto, magari perché l'imputato indica il domicilio in posti dove non ci va mai? L'imputato è ammalato ma voleva proprio esserci (anche se è venuto solo alla prima udienza, sembrava che non gli interessava così tanto il processo)? Bene, si aspetta, si rinvia, si rimanda o si ricita. All'infinito. Perché no?
2) Perché in fondo al tunnel c'è la prescrizione. La polverizzazione del reato e la conseguente salvezza. Che meravigliosa civiltà giuridica quella scaturita dai padri romani. Che meraviglia la prescrizione. Una cosa che si dice che c'è perché lo Stato nella sua grande razionalità e anche magnanimità, cosa se ne fa di star lì a spendere e sforzarsi per perseguire un reato commesso trent'anni fa; dopo un po' lascia lì, scurdammoce 'o reato. Ma lo Stato dopo che viene commesso un reato che si prescriverà tra metti dieci anni, anche con la sua immensa ragionevolezza, deve iniziare le indagini. Si mette. E magari trova uno che forse ha fatto questo reato. Lo rinvia a giudizio. Forse capita che, in primo grado, lo condannano anche. Magari anche in appello. E quindi è stato proprio lui. Poi si arriva in Cassazione, la Suprema Corte, e si trova che a quel punto il reato si è estinto. Finito. Quindi il reato c'è stato, il colpevole era quello indicato nei gradi di merito, lo Stato ha speso i miliardi e l'ha trovato, quel bastardo, ce l'ha. Perché non è innocente, se era innocente finiva assolto prima. Ma il reato è estinto. Per intervenuta prescrizione. Lo Stato nella sua sovrapersonale trascendente bontà che interesse ha, anche se ha scialacquato i miliardi, ad accanirsi?
E allora gli avvocati, le centinaia di migliaia di avvocati italiani, si appigliano a qualsiasi bizantino cavillo della farragginosa legislazione procedurale italiana, che si chiama legislazione perché non a caso l'ha fatta il legislatore, quello che di solito ha qualche marachella da nascondere (piccola o grande) e amici importanti e non sempre raccomandabili da tutelare; e allegramente tutti la tirano in lunga- a forza di rinvii, legittimi impedimenti, certificati medici - che quasi sempre, per i reati che contano degli imputati che contano, si riesce alla fine a far durare il processo quello che serve per arrivare alla prescrizione. Il famoso Giusto Processo; quello che dura giusto il tanto che serve per prescriversi. E poter dire poi che c'è stata una persecuzione giudiziaria. Che Belpaese.
Sarà che altrove, dove esiste, la possibilità che il reato si estingua per prescrizione arriva fino al rinvio a giudizio. Cioè lo Stato Estero, nella sua cieca perversità giustizialista, se non salta fuori nessuno che può aver fatto una certa cosa entro un po' di anni pazienza, manda il reato affanculo. E scordiamoci il passato. Ma però se trova che forse qualcuno quel reato l'ha commesso, e che forse Tizio è quel qualcuno e si può processarlo, allora no, dal rinvio a giudizio in poi la prescrizione sto cavolo che interviene, mentre si fa il processo. Siam qua apposta. Mica facciamo arrivare la causa di estinzione mentre vediamo se è lui o non è lui che l'ha fatto. Allora l'interesse di tutti inizia a essere quello di non farsi sgamare, ma una volta che ci caschi, in aula, ti conviene solo che la cosa sia breve e indolore. Se non hai speranza patteggi e risparmi in avvocati. Se sei innocente ti difendi e vuoi che finisca presto e si arrivi a riabilitarti.
Mica fessi gli Stati Esteri, ancorché giustizialisti.
E quindi i sei anni? Adesso vediamo come la metton giù. Ma scommettiamo che continueranno a esserci carte su carte, citazioni da fare e rifare, cavilli e dilazioni di ogni genere per arrivare non più alla prescrizione del reato, ma alla sua sorella stronza, la prescrizione del processo dopo i sei anni? Magari anche con il codicillo sognato da Ghedini che quando la difesa chiede 700 testi a difesa il giudice li deve sentir tutti, senza più valutare se servono o no? Così citi anche Minnie e Topolino a difesa e se non vengono bisogna rinviare? Vediamo. Magari mi sbaglio.
PS In copertina l'ennesima cartolina del buon governo: 1 morto e qualche disperso solo per il momento, ma cosa vuoi che sia qualche singola meschina vita rispetto alla gloria di una villetta finto-neo-neoclassica sulla costa di Ischia?
9.11.09
Ma dico io dico
Ormai non si vergognan neanche più che bisogna mettergli sempre una pezza per non farlo andar dentro.
Il crocifisso è simbolo di laicità
Con una sentenza del 2005 il Tribunale amministrativo respinse il ricorso della ricorrente. Riteneva che il crocifisso fosse allo stesso tempo il simbolo della storia e della cultura italiane, e quindi dell’ identità italiana, e il simbolo dei principi di uguaglianza, di libertà e di tolleranza come pure della laicità dello Stato.Signora Lautsi contro il governo: sentenza integrale di Alessandro Gilioli - Piovono rane
Questo è esattamente il genere di cose che piacerebbe a Ratzinger, il fine teologo, la cui fine teologia si può riassumere bene o male con assunti da comare delle case Iacp tipo "Non c'è più religione" ("Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare 'qua e là da qualsiasi vento di dottrina', appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie" [dall'omelia durante la Missa Pro Eligendo Romano Pontifice, Basilica di San Pietro, Roma, 18 aprile 2005]); oppure con "Chissà dove andremo a finire" ("Fare guerra a Dio per estirparlo dal cuore degli uomini porta l'umanità, impaurita e impoverita, verso scelte che non hanno futuro" [dal messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, 1 gennaio 2006]). Apparentemente per rientrare nell'esclusivo club dei fini teologi bisogna solo riuscire a dire fesserie colossali in presenza anche di grossi assembramenti di persone restando seri, tipo "Il coraggio di aprirsi all'ampiezza della ragione, non il rifiuto della sua grandezza – è questo il programma con cui una teologia impegnata nella riflessione sulla fede biblica, entra nella disputa del tempo presente:'Non agire secondo ragione, non agire con il logos, è contrario alla natura di Dio', ha detto Manuele II, partendo dalla sua immagine cristiana di Dio, all'interlocutore persiano. È a questo grande logos, a questa vastità della ragione, che invitiamo nel dialogo delle culture i nostri interlocutori. Ritrovarla noi stessi sempre di nuovo, è il grande compito dell'università".
Ma si potrebbe andare avanti per ore. Per dire che? Non mi ricordo più.
Infatti
Togliere i crocifissi, introdurre approfondimenti sull’Islam ed evitare qualsiasi contatto con luoghi cristianamente sacri. Queste sono le istruzioni «superiori».Messa vietata a scuola per paura dell’islam - Interni - ilGiornale.it del 09-11-2009
Su una scolaresca del trevigiano che non ha partecipato alla messa per commemorare il 4 novembre (festa dell'esercito in chiesa, brividi dio-patria-familistici). A legger l'articolo si capisce che la frase sopra è riporta in senso retorico-iperbolico-dell'irrealtà; tipo "adesso ci manca appena che". Infatti è proprio quello, che ci manca, per iniziare.
7.11.09
Cloridrato di sviluppina
Duecentomila euro per un filmato sgranato di due minuti in cui un esponente del PD viene umiliato da un puttanone mercenario. Mi chiedo quanto costi un’intera puntata di Porta a Porta.cloridrato di sviluppina » Blog Archive » Novembre.
Salviamo il soldato Ruffini
La Rai sta per perdere un altro pezzo pregiato del suo patrimonio di grandi professionalità e know-how.
Il direttore di RaiTre Paolo "Paolino" Ruffini, da sette anni discreto e competente direttore di una rete il cui palinsesto vanta vere e proprie trasmissioni-culto come Che tempo che fa, Report di Milena Gabanelli e Presa Diretta di Riccardo Iacona, sta per essere rimosso da un CdA Rai sempre prono ai desiderata di una certa politica cui non sono estranei interessi di matrice economico-commerciale che nulla dovrebbero avere a che vedere con il mandato ad amministrare la cosa pubblica.
A Ruffini, giornalista schivo e modesto cresciuto sin da giovane nel vivaio Rai, si vuole certo far pagare l'incrollabile saldezza nel perseguire una sempre più rara autonomia professionale, con la scusa di certe intemperanze verbali da cui il tremendo toscanaccio, nonostante il carattere riservato e mite, non va certo scevro.
5.11.09
Ciclista eroico
Il sindaco di Londra Boris Johnson ha salvato una donna aggredita da un gruppo di ragazzine, mettendole in fuga e rincorrendole in bici. Franny Armstrong (regista e militante ambientalista che votò contro Johnson) circondata dalle teppiste, ha chiesto aiuto a un ciclista di passaggio, il sindaco della capitale.Oggi saccheggio il Fatto (p. 12).
Lascio a voi giudicare quanto possa essere immaginabile una situazione simile a casa nostra.
Amaro Montenegro
La maledizione dei Balcani rischia di colpire ancora i “colonialisti” italiani. Dopo la disastrosa avventura di Telecom Italia nella Serbia di Slobodan Milosevic, ora è il turno della multi-utility lombarda dell’energia A2A, impegnata nell’acquisizione della compagnia elettrica montenegrina Elektropriveda (Epcg), invia di privatizzazione. [...]In particolare, non tornerebbero i conti dei soldi offerti. Il settimanale indipendente “Monitor” rileva che gli italiani hanno messo sul piatto 8 euro per azione, “mentre i [concorrenti] greci ne avevano offerti 11”. E spiega la vittoria dei primi non con una qualche “superiorità industriale” di A2A, ma con il fatto che a intermediare il grosso dell’operazione, tanto in Borsa quanto nella transazione diretta con lo Stato, sarà una banca dove vi sarebbero corposi interessi privati della famiglia Djukanovic (il primo ministro montenegrino). La banca incaricata di gestire l’o p e ra z i o n e , e quindi di incamerarne le relative commissioni, è la Prva Bank, della quale sono azionisti di maggioranza Milo Djukanovic e suo fratello Aco, oltre che la stessa Epcg. Un tipico intreccio da privatizzazione alla Balcanica che ricorda, anche questo, la storia di Telekom Serbia.Francesco Bonazzi sul Fatto di oggi.
A Travaglio
Oggi Travaglio sul Fatto ha scritto (quella che a me pare) una fesseria. Cioè che lui lascerebbe i crocifissi dove stanno perché Cristo, come uomo, è stato un simbolo anche di resistenza civile e di uguaglianza e di rigore morale. (Che è un po' una guzzantata. Cioè il pezzo di virtuosismo bastiancontrario che sostiene l'opposto di quello che sostengono tutti gli altri ma usando gli argomenti di quelli che la pensano esattamente all'inverso, oppure gli argomenti che non usa nessuno per spiazzare tutti. Genere che ha in una sua sottocategoria la ferrarata che è quando oltre al guzzantismo si presentano intolleranza, machismo dozzinale, visioni teologiche fantascientifiche, derisione e infangamento di almeno il 70% della popolazione mondiale non ferrariana).
A Trava' ma che stai a dì? Allora ci mettiamo Che Guevara nelle aule? Il Mahatma Gandhi no? La bandiera della pace? La scritta Tutti gli uomini nascono uguali. In culo alla balena? Perché un simbolo religioso?!
Tra parentesi: la maggior parte delle emergenze storiche non depone a favore della postulata esistenza di Gesù di Nazareth come uomo, vissuto veramente in quel luogo e quel tempo, ma piuttosto sembra suggerire una pluralità di figure portatrici di istanze di rinnovamento e anche di critica sia spirituale che politica, e sarebbe d'altronde strano se un uomo solo e di umili natali fosse saltato su dal niente inventandosi ideali di uguaglianza e giustizia che nessuno sentiva. È un po' ingenuo pensar così.
Niente è come prima
4.11.09
Sia detto per inciso (sul post di sotto)
Che la Bibbia, come libro, è giusto leggerlo, raccontarlo insegnarlo, a scuola. A tutti. Ma come libro. Fatto dall'uomo e se si vuole da certe sue tensioni; come le grotte di Lascaux, l'epopea di Gilgamesh, l'Enûma Eliš, il Libro dei morti, i Veda, l'Avesta, i canoni buddhisti, il Corano, la Torah, Star Trek e le prime due serie di X-Files. Se no è catechismo.
Me stai a cojonà
Quando noi ci riferiamo al nostro Paese sappiamo che la societa', la storia e la cultura hanno presentissimi i segni del cristianesimo.(Libero news)
Ma veramente si vuol convincere qualcuno con la storia dell'eredità culturale e dell'identità avita? Ma de che? Della mafia? Per me (come per tutti) il crocefisso è simbolo di una cosa: del c-r-i-s-t-i-a-n-e-s-i-m-o. Una religione che ha dei luoghi di culto. Dove deve stare. Il crocifisso o me lo levi da un posto o me lo levi dall'altro. Se non non va. Non può starci la stessa cosa in chiese e scuole.
E poi chi se ne frega di sti crocifissi quando, simbolo o non simbolo, degli insegnanti graditi alla curia diocesana e pagati dalla Repubblica inculcano a molti studenti della scuola pubblica a partire dalla materna i principi di quella (e solo quella, sempre quella) religione? Catechizzano e fanno proseliti tra chi magari non ha motivi particolari di contrarietà (anche perché è troppo piccolo per averne).
E i ministri della repubblica si indignano e ricorrono spallucciano e spalleggiano, ancora e sempre da "quando colei che siede sopra l'acque/puttaneggiar coi regi [...] fu vista".
Forse non proprio tutti tutti
Errata corrige del post precedente.
Secondo i dati del Ministero del Welfare in Italia 250 mila persone han preso l'influenza, di cui 18 poi morte (di cui 17 gli bastava già uno spiffero nel coppino per far la stessa fine quando si sono ammalate, una non si sa). Fa un tasso di mortalità dello 0.072‰, che è molto meglio.
3.11.09
Dei crocifissi e delle pene II
Neppure è sostenibile la giustificazione collegata al valore simbolico di un’intera civiltà o della coscienza etica collettiva e, quindi, secondo un successivo parere del consiglio di stato 27/4/1988, n. 63, «universale, indipendente da una specifica confessione religiosa».Idem.
Dei crocifissi e delle pene I
Invero, il «ritorno» con l’avvento del fascismo del crocifisso nelle aule delle scuole elementari (circ. min. p.i. 22/11/1922) e poi di ogni ordine e grado (circ. min. p i. 26/5/1926). nonché negli uffici pubblici in genere (o.m. 11/11/1923, n. 250) e nelle aule giudiziarie (circ. min. g. g. 29/5/1926, n. 2134/1867), è comunemente indicato nella dottrina storica e giuridica come uno dei sintomi più evidenti del neo-confessionismo statale: tanto emerge, per esempio, dalla circ. 26/5/1926 cit., secondo cui si tratta di fare in modo che «il simbolo della nostra religione, sacro alla fede e al sentimento nazionale, ammonisca ed ispiri la gioventù studiosa, che nelle università e negli studi superiori tempra l’ingegno e l’animo agli alti compiti cui è destinata».Sentenza Corte di Cassazione numero 439 del 1° marzo 2000 | UAAR.
Moriremo tutti
2.11.09
??
Non tutti però si preparano a dare il benvenuto con applausi al Papa; su Facebook è comparso anche il gruppo "Non tutta Brescia accoglie il Papa"[...] Il fondatore del gruppo è già stato convoncato in questura, dove gli è stato detto che non sarà possibile organizzare una "contromanifestazione" in quanto l'autorizzazione non gli sarebbe stata concessa.Virgilio.
Crepuscolo?
1.11.09
Dei giudici e dell'interpretazione
Così il “palazzo” tenta di resuscitare la formula (cancellata da qualche secolo di evoluzione) del giudice “bocca della legge”, traducendola nell’ordine di applicare la legge senza interpretarla, perchè prevalga sempre e comunque la volontà del potere. Così, l’ignoranza del dato di fatto che l’interpretazione è la quint’essenza dell’attività di qualunque giudice onesto e indipendente, si intreccia con lo sprezzo del ridicolo. Perché basta confrontare l’art. 575 del codice penale ( chiunque cagiona volontariamente la morte di un uomo……) con l’art. 589 ( chiunque cagiona per colpa la morte di una persona…) per capire come – senza interpretazione – l’omicidio volontario della donna resterebbe… impunito.da "Contromafie" libere di gridare di Gian Carlo Caselli, Il Fatto, 01.10.09
L'aforisma del giorno (un segno?)
Ai giovani dico che per fare qualcosa di buono nella vita professionale occorrono almeno due lauree. E una deve essere spesa in un paese anglosassone.Sergio Marchionne.