Senza dubbio era stato poi largo di gesti e provvedimenti che attestavano la sua ansia di ingraziarsi la Chiesa. Il Crocefisso era tornato nelle scuole e negli ospedali, l’insegnamento religioso era stato reso obbligatorio, i seminaristi avevano ottenuto l’esonero dal servizio militare, la Messa era divenuta un accessorio indispensabile di molte solenni cerimonie ufficiali.
Con la abilità tattica e la spregiudicatezza ideologica di sempre, voleva la pace con la Chiesa per catturare i cattolici. Sapeva che, se vi fosse riuscito, il suo potere sarebbe divenuto notevolmente più forte e più capillare.
Montanelli, Cervi, Storia d’Italia, Vol. VII, p. 246.
(chiaramente è ancora Mussolini, 1926)