22.5.11

War PIGS

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Grafico “L’Italia che non cresce” –
LaVoce.info

l governo ha già annunciato una cura da cavallo da circa 40 miliardi per il 2013-2014 che ha fatto alzare il sopracciglio anche alla Banca d'Italia: se non si vogliono imporre sacrifici eccessivi, dicono a Via Nazionale, la crescita deve essere almeno del 2 per cento l'anno. Ed invece il Def prevede per i prossimi tre anni una media dell'1,5 per cento di dubbia realizzazione. Il debito - vero ventre molle del paese - è per i mercati come l'odore del sangue per i vampiri, e quello italiano è una preda ambita. Nel 2010 è cresciuto di circa 3 punti percentuali rispetto all'anno precedente e nel 2011, sempre secondo le cifre ufficiali, è destinato a toccare la cifra record del 120 per cento. Certo, possiamo consolarci guardando le cifre della Germania, ma chiudendo un occhio sulla base di partenza: nel 2010 Berlino ha aumento il rapporto debito-Pil di 10 punti percentuali e oggi - come è solito ricordare Tremonti - in valore assoluto il suo debito è più alto di quello italiano (2080 miliardi contro i nostri 1.843).
Magra consolazione e piuttosto rischiosa se ci si culla sugli allori e si considera che sul fronte della crescita l'Italia segna amaramente il passo ed è assai lontana dalla Germania. Quest'anno cresceremo di uno scarso 1 per cento, contro il 2,6 per cento dei tedeschi.

Manovra da 40 miliardi entro il 2014 corsa ad ostacoli per non ricadere tra i Pigs

ROBERTO PETRINI – Repubblica.it