21.5.11

La Milano di Pisapia

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Altri cittadini ci segnalano in alcuni mercati rionali la presenza di giovani rom che distribuiscono volantini per Pisapia. Infine, ci è stata addirittura denunciata la comparsa di capannelli di finti operai, con tanto di geometri, intenti a fare sopralluoghi e a prendere le misure per la nuova ‘moschea di Pisapia’. Roba che neanche Amici miei

Stefano Caselli, Finti figuranti contro Pisapia, Fq, p. 4

Che si possa essere verificata nel mondo reale, nella dimensione spazio- temporale cui malgrado auspici contrarii anche questa redazione appartiene, una cosa del genere, non lo crederei neanche se lo vedessi. Ma il fatto (di cui non ho motivo di dubitare) che qualche cittadino si possa essere immaginato di aver assistito a quello che sarebbe stato un espediente che – non dico Stalin, che era una persona seria, sul lavoro, anche se non disdegnava varie forme di intrattenimento nel tempo libero, tra cui far bere Khruschev e fargli fare il ballo del cosacco – ma neanche Kim Jong-Il, che non ha il problema del ridicolo (v.), avrebbe non messo in pratica, ma nemmeno considerato; per rispetto. Il fatto che qualcuno abbia pensato di riferire una cosa del genere, anche considerato che a Milano la neve è solo molto di rado uno stato fisico dell’acqua; anche se di gente flippata in giro ce n’è, e non è colpa di nessuno; bè la dice lunga.