8.5.11

Il club degli incorreggibili ottimisti

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Ogni giorno che passava rendeva l’assenza di Cécile più dolorosa. Leonid cercava di convincermi che bisognava sperare, forzare il destino, aspettare il momento buono.
“Devi essere perseverante” cominciò. “Non sarà la prima donna a cambiare parere”.
“Spiacente di contraddirti” lo interruppe Igor. “È inutile farsi illusioni. Quando è importante, loro non cambiano parere”.
“Non è vero!” urlò Leonid.
Si lanciarono in una discussione interminabile e animata. Senza accorgersene, parlarono in russo. Igor se ne rese conto per primo e tornò al francese.
“Non riusciamo a metterci d’accordo. Non si sa se è meglio aspettare e sperare o farsi una ragione e rinunciare”.
“Domani andrà meglio. Spiacente di constatarlo Igor Emilevic, ma sei negativo. Io sono ottimista”.
“Sono ottimista anch’io” disse Igor. “Il peggio è davanti a noi. Rallegriamoci di quello che abbiamo”.

Il club degli incorreggibili ottimisti, Cit., p. 429.

Fantastico.