Se infrazione v’è stata da parte di Celentano ad Annozero, o meglio, frantumazione, non è certo delle fumose regole del contraddittorio, di cui poco importa, ma dei maroni degli spettatori durante l’interminabile ennesima incursione di questa specie di anziano balbuziente che si atteggia a padre della patria, che tutti lasciano fare e si contendono, a suon di copertine e paginate, e se lo allisciano, e se lo ingraziano, sorridendo alle battute grevi e alle freddure scontate, come fosse la somma autorità civile e religiosa del continente. Ma. Se dopo trenta secondi Santoro regolarmente zittisce in malo modo presidenti e pontefici, vedove in lacrime e padri singhiozzanti, perché il programma c’ha i suoi tempi, e i suoi ritmi, poi lascia metà puntata agli sconnessi sproloqui di questo signore? Dai.