Riconosciuto braccio politico di una cosca calabrese, il piede di porco umano nelle istituzioni di una banda di assassini, estortori, strozzini, spacciatori, che ha messo in ginocchio una regione intera e protende sempre più avidi tentacoli al nord, condannato per riciclaggio, un uomo può PATTEGGIARE, cioè dice sì, sì, è vero, mi sono prestato a piegare la democrazia parlamentare ai desiderata e agli interessi di una masnada di ladri, pecorari e criminali, lo ammetto (e non serve neanche far finta di pentirsi) – e prende CINQUE ANNI?
Meno tre di indulto, meno un po’ fatti, va ai domiciliari. E poi può fare APPELLO?
Ma questi cacchio di patteggiamenti non dovrebbero servire a sgorgare la palude dei tribunali e snellire la giustizia? Allora serviranno per scippatori e ladri di mozzarelle, che tanto chissenefrega, solo portarli in aula han già preso paura per la vita; ma un uomo che ha venduto la suprema istanza democratica, il seggio parlamentare, a dei pervertiti morali, avanzi di galera. Non so; ha senso?