Al click day velocità e un po' di finzione
Questa l’immagine, anche non priva di blande reminiscenze futuriste, velocità e un po’ di finzione, come una commedia con Jennifer Aniston, che un quotidiano nazionale si sente di evocare a proposito dell’abominevole corbellatura che la Repubblica Italiana, nella sua veste monocromo verde, riserva alle centinaia di migliaia di donne e uomini che la vita, i figli, l’insufficienza dei mezzi hanno intrappolato in questa terra infernale che chiamiamo Italia.
Non buste, regali, e Prefetti Lombardi per gli invisibili, restati al di qua del circo del potere, senza Hummer, senza gioielli e senza nemmeno la possibilità di farsi strusciare dal Signore e dai suoi satrapi, ma centoventi secondi per decidere una vita, per un’occasione di uscire dal buio, per un ritorno a casa col cuore in gola, con la promessa – forse – di un’esistenza nuova, da cittadini.
E quest’anno non ci sarà nemmeno il turpe spettacolo delle file alle poste a mostrare ai pochi disposti a chiederselo cosa sta succedendo, nemmeno un fatto tangibile da smussare agli occhi di chi dovesse farsi domande per l’oliata macchina della facciata di Potemkin e del trompe l'œil De Filippiano.
Una tranquilla, ordinata, composta giornata di selezione.