11.9.09

Questione di cuore (2008) | MYmovies

Locandina Questione di cuore
Teofog non piange davanti ai film. Mai. Magari se son puntate emotivamente vibranti, davanti a Grey's Anatomy. Ma teofog, soprattutto quando parla di se stesso in terza persona come Fabrizio Ravanelli, tende a pensare a sè, o a egli - a esso? - se è in terza persona tende a pensare a lui, a teofog stesso, si estroverte diciamo, guarda a un teofog altro, che parla e dice con la sua voce i pensieri di entrambi: film con cuore, amare, bionda per papà: evitare; italiani, ocio; soldi ministero: paura scappare. Teofog dentro di sè ha un eloquio scarno. Quindi si può intuire lo spirito esistenzialista con cui ha iniziato Questione di cuore, di Francesca Archibugi. Bene. Errai candido Gino; assai gran tempo e di gran lunga errai. Un film imperiale: Kim Rossi Stuart dimostra plasticamente che c'è qualcosa di più importante nella vita che essere bello bello bello in modo assurdo, essendolo; Albanese superno idolo ieratico. In mezzo una scena da ridere talmente, vera, che mentre ridi e ti asciughi le lacrime quasi vien voglia di piangere. Secondo me, capitale.