26.9.09
La guerra delle foto
Anche se non interpellato teofog si getta volentieri nella pugna iconografica dopo anni di livorosa inerzia alle angherie sul Professore; e lo fa rispondendo fermo ma con misura a Marcello Veneziani che nel suo mordace articolo sul feltrianissimo e littoriesco Giornale della Feral Casa infila un ritratto di Tonino un po' così ( - lo so che sarà qualche redattore non lui, ma è un pretesto).
Ma è un pretesto per fare una riflessione per tutti gli amanti delle forme e dell'etichetta sopra a tutto. Di Pietro non è un fine dicitore; e già qui l'articolo di Veneziani aveva smesso di servire: l'ho detto io con molto meno. Qualcuno s'è mai chiesto però perché quando c'erano le mezze stagioni e intorno era tutta campagna i politici mostravano il ricercato eloquio? (Oltre che per metterlo in quel posto a dei contadini) Per me perché andavano in Parlamento. A parlamentare. Parlando di aneliti libertari e civiche virtù. Adesso? Il parlamento è una fiera rionale medioevale. Balcanica. Mangiatori di mortazza, lanciatori di verbali, belletti e megere. Gasparri! Il Parlamento non si usa più molto. Iniziamo col rendercene conto, poi parliamo di forme; e di etichetta.