26.9.09

Cordoglio cordogliosi e cordoglioni

"Ministri e Sottosegretari girano l’Italia e si tengono alla larga dall’Aula, un po’ ispida e quindi meno confortevole del Senato presieduto da Renato Schifani. [...] Stanchi e dimessi, alcuni onorevoli hanno doppio incarico: seggio a Montecitorio e seggiolina alla provincia, o più piccina al comune. Poi giovedì scorso, tutti ansiosi di rincasare, succede che a Kabul vengano uccisi sei militari italiani. Lutto nazionale, parole di cordoglio in mondovisione, fazzoletti grondanti di lacrime. Ma quando il ministro Ignazio La Russa riferisce in aula e i tricolori sono già spolverati, davanti a lui si spalanca l’abisso: «Eravamo cinquanta, forse cento. La seduta è stata sospesa all’improvviso. I colleghi aspettavano di sapere osa fosse successo, nel frattempo però hanno deciso di partire». Era giovedì, sia chiaro."
Carlo Tecce sul Fatto di oggi.