6.2.11

Presa Diretta

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La storia della spazzatura di Napoli è forse il più grande esempio di come la malapolitica sta distruggendo il Paese, il suo territorio, le sue risorse, rischiando di far pagare alle nuove generazioni i disastri che ha prodotto per parecchi decenni ancora. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicarle tutta la puntata di stasera. E lo faremo con precisione, senza fare sconti a nessuno.

VI FAREMO VEDERE come hanno buttato per anni direttamente a mare e senza trattarle migliaia di tonnellate di percolato, quel terribile liquido nero che si produce nelle discariche quando dentro ci finisce tutto, distruggendo il mare del litorale domizio e riempiendo la spiaggia di vermi (per questi reati, anche se scarcerati ieri, sono indagati Marta Di Gennaro, ex vice di Bertolaso alla Protezione Civile, e Corrado Catenacci, ex commissario per l’emergenza rifiuti in Campania). Su questo scempio le ditte private ci hanno fatto soldi e i politici hanno raccolto potere e voti. […] E poi vi faremo vedere da vicino tutta l’industria che è nata attorno al fallimento del ciclo dei rifiuti in Campania: 18 mila addetti, il doppio di quelli che servono nel resto di Italia per raccogliere e differenziare i rifiuti, 18 consorzi di bacino che dovevano servire a implementare la raccolta differenziata e che invece sono serviti solo ad assumere le persone. […] Perché la mala politica ha trasformato la spazzatura in oro e il territorio, la salute e la vita dei cittadini in spazzatura.

Riccardo Iacona, I rifiuti che distruggono il Paese, FQ, p. 13.