8.12.10

La fuga dall’Egitto

image

L’altro giorno Tiziana Maiolo mi raccontava, indignata, di essere vittima di “una sorta di maccartismo” perché da quando è passata al partito di Fini nessuno osa più pubblicare un suo libro. Costoro non si sono resi conto (credo la Maiolo) o fan finta di non rendersi conto (Vespa) degli enormi vantaggi professionali di cui hanno goduto nei sedici anni di regime berlusconiano. In questi lunghissimi sedici anni, una vita, nel lazzaretto ci sono stati altri. Quelli che hanno conservato quel tanto di dignità e di rispetto di sé per non appecoronarsi ai piedi di un padrone, fosse di destra o di sinistra. Quelli che hanno partecipato a questo infame gioco delle sudditanze incrociate, mortificando tutti gli altri, non hanno ora il diritto di piagnucolare, meravigliarsi e scandalizzarsi se qualcuno esasperato da sedici anni di regime (il fascismo durò solo quattro anni di più) li insulta per via.

Massimo Fini, Vespa, il lamentoso ronzio del padrone, Fq, p. 2.