Ogni cinque anni andiamo a votare e legittimiamo costoro a spartirsi quel potere che, ci dicono, appartiene a noi cittadini. E vinca l'una o l'altra squadra il "popolo di sinistra" o "il popolo della destra" fan festa, ballano in piazza senza rendersi conto che a vincere sono solo i giocatori in campo (una fettona di sottopotere non si nega agli sconfitti, fa parte delle regole del gioco) mentre a perderci son solo i festanti che hanno pagato il biglietto. La farsa delle finte contrapposizioni politiche dovrebbe essere ormai, dopo decenni di queste manfrine, chiara a tutti. Gianni De Michelis, intervistato dal Corriere per i suoi 70 anni, ha dichiarato: “Centrodestra e centrosinistra non esistono. Esistono solo due bande di potere”. E se lo dice lui, che se ne intende, possiamo credergli.
Massimo Fini, Bande di Potere, Fq, p. 18.