14.11.10

Stronzi a parte

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Se non fosse per quei ragazzi, che hanno così sbagliato a occupare un cantiere, che hanno così sbagliato a imporre con il loro gesto la propria voce sul silenzio intenzionale, ostinato e mafioso della stampa e delle istituzioni sulla loro condizione di schiavi e carne da macello sociale, ma così sbagliato che per qualcuno dovrebbero morire di freddo, inedia e stenti, meglio, così ce ne sono di meno per le strade, per questi sei ragazzi che ora sono quattro non si sarebbe mai sollevato il più pesante, putrido lembo di pelle marcia da una delle più vergognose ferite dell’Italietta beota e gaudente, ignorante e spietata – che uccide e tortura esibendo distacco e dirittura, quella dei Rolfi, Paroli, e Maroni, gente di cui basta la faccia a fare giustizia.

Il loro gesto ha costretto a parlare delle loro storie, portando almeno una possibilità di pensare, di conoscere, a tutti quelli che non sanno niente della situazione disumana e degradante in cui le persone sono costrette a vivere, e che se ne fregano, perché non c’è un prete o un calciatore, una velina o un grandefratello che le proponga come modelli. Se non fosse per loro, anche adesso che tutto sta degenerando, e si prepara una qualche tragedia di quelle che poi si analizzano e notomizzano, ma dopo, e adesso che già di loro non si parla più come prima nelle prime notizie dei tg ecco – già adesso credo che vadano ringraziati per quello che hanno fatto. Non no.