Tranne, forse, quella di far schifo
Nicola Mancino, [ex] vicepresidente del Csm, […] lunedì scorso si è presentato in commissione Antimafia, a palazzo San Macuto, con la sua agenda da tavolo, la stessa che ha mostrato pochi mesi fa alle telecamere di La7, per far vedere ai commissari che alla data del 1 luglio del ’92, il giorno del suo insediamento al Viminale (e dell’incontro con Paolo Borsellino) c’era solo un foglio bianco. “Quel giorno – ha detto il senatore Mancino – non annotai alcun incontro con il giudice Borsellino”. Ma l’ex ministro non ha fatto i conti con lo scetticismo di Angela Napoli (Fli) che gli ha chiesto se 5 giorni dopo,il 6 luglio, fosse venuto a Palermo. E alla sua risposta affermativa la deputata lo ha sollecitato a mostrare la pagina relativa dell’agenda: anche in quel caso, tra sussurri e risate soffocate dei commissari dell’Antimafia, il vicepresidente del Csm è stato costretto a mostrare un foglio bianco. Un siparietto triste su una materia che ancora scotta sulla carne viva del Paese, che francamente si poteva risparmiare.
Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, FQ, p. 7.