23.6.09

perché non possiamo dirci cretini nè tanto meno catodici (reprise)



anzitutto non possiamo dirci cretini nè tanto meno catodici perché non guardiamo, se non per diletto, il tg1 di scodinzolini fedele alla linea dettata dal caro leader per i guardiani dell'involuzione da sguinzagliare tra le réclame del gosteleradio (lato pubblico, dove tutti mettono i soldi e lui gli amici degli amici - e lato privato, dove lui guadagna, e si guarda bene dal mettere elene russo e eveline manna) .
e quindi a noi è inutile dirci che questa puttanopoli è una questione privata gossip bacchettoneria intrusione pruriginosa complotto. che ci saranno anche le questioni di possibile ricattabilità (saint-just, d'addario, chissà quanti) che diceva ieri travaglio
. proprio inutile.
ma agli italiani, in genere, interessa tutta la merda di questi giorni? bo.
non lo sappiamo, se agli italiani gli interessa dei giri di papi (nel dubbio si potrebbe iniziare a dirgli qualchecosina e lo vedrebbero poi loro, se gli interessa ma è una proposta stupida). chiediamo scusa. non sappiamo se gli italiani sono cretini; sicuramente sono catodici. quindi forse non hanno un'idea di che cosa sta succedendo e delle prospettive per il futuro, anche con le tante possibilità di darsi un'idea di cosa sta succedendo e delle prospettive per l'immediato ma neanche tanto futuro, un po' così al di là, peggio, di puttanopoli.
ma noi, che non siamo nè cretini nè catodici, c'abbiamo forti ragioni per sostenere un punto di vista piuttosto risoluto e anche venato di algido rigorismo intellettuale e fiera intransigenza democratica sul punto abbastanza centrale se interessano o meno agli italiani le serate del presidente utlizzatore finale.
se interessa sapere che papi pensa solo a riempire di gaie figliuole le sue ville già discretamente ornate da ori marmi stucchi cupidi e chincaglierie, mentre c'è la gente che resta a casa e se lo prende in quel posto, e i suoi amici
non pensano affatto a cambiare la legge che li mette lì a godersela ma a togliere le parafarmacie e la concorrenza tra banche, a buttarsi sul troguolo pubblico degli aumenti dei prezzi e fare scudi, lodi e immunità. non sappiamo se gli italiani, sempre più piegati più straccioni più in prestito, oltre che catodici, tranne una piccola percentuale, gli interessa sapere, ricordarsi anche che era così ai tempi del caf, che politici imprenditori amici e amici degli amici mangiavano la carcassa finché ce n'era e poi anche quando non c'era più, a debito, i novelli garruli musici sul titalic, tanto qualcuno arrivava a pagare, e non sappiamo se per caso già qualcuno si ricorda per conto suo che era de michelis che faceva quella vita lì, feste discoteche e mignotte, negli anni ottanta, mentre l'italia affondava nella merda, come adesso, come sempre.
ma mi sa che se qualcuno glielo dice gli interessa.