Ieri ad Annozero si è visto un po' di tutto, ma le cose più pazzesche secondo me sono le seguenti, precedentemente ignote credo a me ma anche a tutto il globo:
1. Di Pietro nel 1992, dopo l'omicidio di Falcone, fu spedito all'estero sotto falso nome, con la moglie; siccome però non si fidava neanche dello Stato che si prefiggeva di proteggerlo, prese i biglietti che gli avevano dato per Porto Rico, ci si pulì il naso, e invece di partire da Francoforte andò a spese sue a Copenhagen, da lì a Caracas, e poi a Porto Rico. Pensare come viveva.
2. Ciancimino sostiene che suo padre fu informato da Provenzano che Dell'Utri era il nuovo referente politico della mafia.
3. Borsellino sapeva della trattativa dello stato con Cosa nostra; lo sapeva dal 22 o dal 23 giugno del 92. Il 25 incontrò i carabinieri Mori e De Donno, ma secondo loro non parlarono, di questo piccolo dettaglio dei contatti con i mafiosi, che sicuramente Borsellino trovava un'ottima idea.
4. (Meno) L'avvocato di Riina sostiene che la Mafia fu "usata" dallo Stato perché con Tangentopoli l'ordine politico si era sgretolato e (a me questo mi colpisce perché Piazza Della Loggia lo sappiamo come è andata) il ristabilimento dell'equilibrio politico si fece nel 92-94 come tante altre volte dal 1969 (mi sembra che lui dicesse 1969, nel senso Piazza Fontana, ma io direi '47 Portella della Ginestra), con le bombe. Che non mi sembra poco comunque.