30.8.09

farina del sacco di betulla

È un lavoro sporco ma qualcuno lo dovrà pur fare. E allora perché non lo spione pollarista pomparo favoreggiatore Renato Farina al Sismi detto Betulla, oggi ancora e sempre alla corte dell'Oscuro Signore di Mordor de Sura e de Sota (ma se l'han radiato?). Però ce l'hai lì; un professionista. Sarebbe peccato non usare il nouau:
"il potere che ci governa raccoglie dalla burocrazia della sicurezza dossier velenosi che possano alimentare campagne di denigrazione degli avversari politici. [...] Lo sappiamo, con la fine dell'estate Berlusconi decide di cambiare passo: dal muto imbarazzo all'aggressione brutale di chi dissente. Chiede o fa chiedere (o spontaneamente gli vengono offerte da burocrati genuflessi e ambiziosissimi) "notizie riservate" che, manipolate con perizia, arrangiate e distorte per l'occasione, possono distruggere la reputazione dei non-conformi e intimidire di riflesso i poteri - in questo caso, la gerarchia della Chiesa - con cui Berlusconi deve fare i conti. [...] Quei dossier taroccati diventano così l'arma di una bastonatura brutale che deve eliminare gli scomodi, spaventare chi dissente, "educare" i perplessi. A chi altro toccherà dopo Dino Boffo? Quanti sono i dossier che il potere che ci governa ha ordinato di raccogliere? E contro chi? E, concluso il lavoro sporco con i giornalisti che hanno rispetto di se stessi, a chi altro toccherà nel mondo della politica, dell'impresa, della cultura, della società?"
Su Boffo una velina che non viene dal Tribunale - Politica - Repubblica.it