forse un cinegiornale luce sarebbe stato più sobrio comunque, per mantenere una linea editoriale coerente: piccola argomentazione metafisica di carattere dialettico se non maieutico sul tema Com'è che obama s'è sperticato in lodi per berlusconi e il governo. scartando quella maligna che lo stava prendendo per il culo, cerco di pensare: cosa farei se fossi un tonico afroamericano quarantasettenne presidente degli stati uniti in visita in italia, ospite di un presidente del consiglio settantenne, con una propensione per lo showbiz, che in anni di riunioni internazionali pur di attirare l'attenzione dei leader mondiali su di sè, in qualsiasi modo, e cercare così di placare un egocentrismo che confina con, e non di rado sfocia nel delirio di onnipotenza (anche sessuale), ha accatastato una serie mostruosa di gag raccapriccianti, goffi siparietti, becere clownerie e barzellette grevi con doppi e tripli sensi? cosa farei per scongiurare il rischio di essere coinvolto in una delle sue imbarazzanti boutade?
gli direi sei veramente, ma veramente un grande.
tanto poi lui chi continuerà a blandirlo e cullarlo, tenerlo buono, ce l'ha, un paese e un'azienda pieni.
gli direi sei veramente, ma veramente un grande.
tanto poi lui chi continuerà a blandirlo e cullarlo, tenerlo buono, ce l'ha, un paese e un'azienda pieni.