Colmare lo spazio pubblico di enunciati programmaticamente irrilevanti - di frasi cioè che non si propongono di essere descrittive informatie o critiche - delegittima il discorso sociale. La conseguenza ulteriore è quella di generare una complessiva desensibilizzazione: le parole sono caos e ornamento, polvere e passatempo. Non servono a nientee, sono solo un'escrezione casuale della bocca e della mano, sudore, cellule morte, tossine da espellere.
Distruggere l'ecosistema sociale ridicolizzando il linguaggio che di quell'ecosistema dovrebbe essere l'endoscheletro è un processo quotidiano al quale assistiamo e al quale rischiamo di prendere parte.
Mai, o solo raramente, ci colpisce.
Si è guadagnato una sua normalità.
Giorgio Vasta (a cura di),
Presente, Einaudi To 2012, pp. 81-82.