4.9.11

Discorso sulla servitù volontaria

image
Ma, Dio mio, che cosa è mai questa? Come diremo che si chiami? Di che sventura si tratta? Quale vizio, o meglio quale orribile vizio veder un numero infinito di uomini non obbedire ma servire; non essere governati, ma tiranneggiati, senza più avere come propri né beni, né genitori, né donne, né figli e neanche la loro stessa vita; subire le rapine, i brigantaggi, le crudeltà non da un esercito, non da un’orda di barbari, contro cui si dovrebbe dare il proprio sangue e la propria vita, ma da uno solo; non da un Ercole o da un Sansone, ma da un qualche omuncolo che spesso è il più vigliacco e il più effeminato della nazione.
Étienne De La Boétie, Discorso sulla servitù volontaria, Chiarelettere, Torino, 2011, p. 6. (1ª ed. 1576).