17.5.10

Il ragazzo del lago

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Dico subito: questo libro, è scritto da cani. Prosa facile e melensa, personaggi bidimensionali. Senza offesa. Se vi innervosite per aggettivazione monacale e toni affettati, non dico non leggetelo, però uomini avvisati; ma si supera, che io queste cose mi fan soffrire, eppure.

Eppure da questo disastro stilistico emerge ancora più potente il perché di questo libro. Di questa specie di allucinante thriller storico. Per quello. Perché la vita di Aimone Canape da Dongo, classe 1922, è un susseguirsi impressionante di storie, sfighe, casi, incontri e Storia.

Che alla fine dici, ma guarda te; casso, dici – almeno io – col sorriso fesso. La vita.