19.1.09
un sacconi di risate
l'idea che un ministro della cosiddetta repubblica italiana arrivi a definire la denuncia presentata contro di lui da un partitino tutto sommato marginale, un partitino che l'ha denunciato in quanto lui ministro, burocrate intoccabile, dalla sua posizione di predominio e intangibilità ha voluto ostacolare l'esecuzione di una decisione della magistratura che dà, infine, ragione ad un cittadino perbene che questa ragione l'ha cercata e cercata per anni nelle aule giudiziarie e tra cavilli e garbugli, con pazienza e dignità e fermezza e coraggio, l'idea che un ministro che dall'alto come un dio crudele e diverso, lasciamo stare la separazione dei poteri e la democrazia che questo è un blog serio, l'idea che la denuncia contro di lui NON magari per attentato alla costituzione, ma per violenza privata, il ministro la definisca una "intimidazione" non so, la trovo esilarante. forse perché ricorda "signore e signori, buonanotte" quando il ministro intervistato fa: "Ah no, giovanotto, io le leggi le rispetto. E soprattutto la legge del più forte, e siccome in questo momento io sono il più forte, intendo approfittarmene, è mio dovere precipuo."