29.9.09

L'aforisma del giorno (inverno alle porte)

"Ma il sole fa male! Come tutto quello che faceva bene prima: il sole; il latte; la carne; l'università!"
Woody Allen - Io e Annie.
(o Annie Hall se vi piace di più).

Che repubblica?

Prima ho visto su Canale 5 un pregiudicato che parlava de Il libro della Repubblica, che credevo un'entusiasmante antonomasia per dire la Costituzione della Repubblica Italiana (ma non dirlo), e il pregiudicato considerava che è sterile chiudersi in una continua contestazione aprioristica delle iniziative legislative del governo, che l'iniziativa legislativa del governo non può assolutamente essere confinata ai soli casi d'urgenza. Lì ho capito che o parlava su qualche altra Repubblica, oppure non era la Costituzione il Libro della Repubblica (donde la cauta perifrasi), perché la Costituzione della Repubblica Italiana, quella vigente (anche a Cologno Monzese), all'articolo 77 dice che:

Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.

Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.

Strano.

28.9.09

Un sogno nel cassetto


Sedute plenarie incatenati a quei banchi con gli stecchetti agli occhi a vedere tutte le stagioni di Presa Diretta e Report. Altro che la scuola di politica con Brunetta e La Russa.

27.9.09

Chi ha detto:
"Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee."
probabilmente non aveva mai pensato a Littorio Feltri.

Efficace

http://22.media.tumblr.com/tumblr_kq9ibdAyf31qz6z2wo1_400.jpg

Inizia qui, nello stupore e nel vuoto, il ballo tarantolato di un ministro della Repubblica, Renato Brunetta. Ha tutto per essere contento, il successo di un inganno (ha inventato i "fannulloni" per far volare gli stracci, invece di verificare l'attività dei dirigenti e dei capi), le parole gentili (Dio sa perché) di giuslavoristi del Pd, il successo di folla che quasi sempre si ottiene – almeno sul momento – con i trucchi in piazza e la parlantina facile. Ma non gli basta. Lo rode l'ambizione di apparire peggiore di quello che sembra, e allora, alla fine di una esagitata performance anfetaminica, ciuffo che salta sulla fronte, sudore, movimenti inconsulti, esorta "a morire ammazzati" (proprio così, "a morire ammazzati"; ma in un altro punto, rivisto ad Annozero la sera del 24 settembre, usa il termine "uccidere", prima di ammorbidire in "gli facciamo un mazzo così", mentre indica la misura con le mani) coloro che non stanno al macabro gioco di autodenigrazione.
Furio Colombo sul Fatto di oggi.

Illustrazione da Indizi dell'avvenuta Catastrofe.

Il contrario della realtà


La manifestazione per la libertà di stampa è il contrario della realtà. È una manifestazione di irrealtà. Un'irruzione dell'irreale nel fenomenico. È antirealtà. Antipolitica. Antitalianità (o antiitalianità). La realtà, c'est moi!

26.9.09

La guerra delle foto

http://www.comune.torino.it/scatTO/archivio/2009/img/aprile09/2604_biennale_mg_8284.jpg
Anche se non interpellato teofog si getta volentieri nella pugna iconografica dopo anni di livorosa inerzia alle angherie sul Professore; e lo fa rispondendo fermo ma con misura a Marcello Veneziani che nel suo mordace articolo sul feltrianissimo e littoriesco Giornale della Feral Casa infila un ritratto di Tonino un po' così ( - lo so che sarà qualche redattore non lui, ma è un pretesto).
Ma è un pretesto per fare una riflessione per tutti gli amanti delle forme e dell'etichetta sopra a tutto. Di Pietro non è un fine dicitore; e già qui l'articolo di Veneziani aveva smesso di servire: l'ho detto io con molto meno. Qualcuno s'è mai chiesto però perché quando c'erano le mezze stagioni e intorno era tutta campagna i politici mostravano il ricercato eloquio? (Oltre che per metterlo in quel posto a dei contadini) Per me perché andavano in Parlamento. A parlamentare. Parlando di aneliti libertari e civiche virtù. Adesso? Il parlamento è una fiera rionale medioevale. Balcanica. Mangiatori di mortazza, lanciatori di verbali, belletti e megere. Gasparri! Il Parlamento non si usa più molto. Iniziamo col rendercene conto, poi parliamo di forme; e di etichetta.
Che poi, è ancora meglio Franceschini.

Le fabuleux destin de Filippo Facci

Scudo fiscale ventre molle

I trafficanti di droga colombiani portano il loro denaro a Miami e lo “ripuliscono” pagando circa il 50 per cento: questo è il prezzo del riciclaggio. Se passasse questa legge, avremmo un riciclaggio di Stato, per di più assolutamente concorrenziale con quello praticato dai professionisti del settore: lo scudo fiscale costa solo il 5 per cento.
Bruno Tinti sul Fatto di oggi.

i 19 grandi di Pittsburgh e la controfigura di Alvaruccio Vitali


E che non ho scelto quelle dove il Presidente di una nazione con alcune decine di migliaia di ordigni nucleari a disposizione ha la faccia più seccata.

Cordoglio cordogliosi e cordoglioni

"Ministri e Sottosegretari girano l’Italia e si tengono alla larga dall’Aula, un po’ ispida e quindi meno confortevole del Senato presieduto da Renato Schifani. [...] Stanchi e dimessi, alcuni onorevoli hanno doppio incarico: seggio a Montecitorio e seggiolina alla provincia, o più piccina al comune. Poi giovedì scorso, tutti ansiosi di rincasare, succede che a Kabul vengano uccisi sei militari italiani. Lutto nazionale, parole di cordoglio in mondovisione, fazzoletti grondanti di lacrime. Ma quando il ministro Ignazio La Russa riferisce in aula e i tricolori sono già spolverati, davanti a lui si spalanca l’abisso: «Eravamo cinquanta, forse cento. La seduta è stata sospesa all’improvviso. I colleghi aspettavano di sapere osa fosse successo, nel frattempo però hanno deciso di partire». Era giovedì, sia chiaro."
Carlo Tecce sul Fatto di oggi.

25.9.09

ah

"I servizi (di Annozero - ndr) sono stati rallentati e che non si trattasse solo di intoppi burocratici si è capito quando un niet dall’alto ha fatto saltare il piatto forte della serata: Barbara Guerra. Già protagonista di docce bollenti e lap dance nel reality “La fattoria”, pagata (secondo Tarantini) per andare a Palazzo Grazioli ad allietare il premier, la stellina aveva detto sì. Un inviato del programma l’aveva convinta a rilasciare un’intervista. I telespettatori l’avrebbero ascoltata raccontare i suoi rapporti con Tarantini, le feste a Palazzo Grazioli e le trasferte al centro Messegué. La ragazza chiedeva un piccolo gettone per il disturbo ma non c’era problema: Santoro ha una delega dell’ex direttore generale Pierluigi Celli per spendere fino a 10 mila euro. Lei chiedeva molto meno. Eppure i funzionari hanno negato il visto: simili personaggi non si pagano per andare in tv. Al massimo per andare a Palazzo Grazioli. Peccato."
Marco Lillo sul Fatto di oggi.
Settantaottanta mila euri per Paris Hilton, sì. Un gettone per la "ragazza immagine" che racconta qualcosa di istruttivo, no. La Rai non l'ha voluto spendere. Va bene.

24.9.09

Ma mi Facci il piacere

Come ha giustamente rilevato oggi StudioAperto chi frequenta natanti di lusso, nobili monegaschi, passerelle e/o vini francesi non può scrivere un articolo su dei negri; affogati poi. Fa ridere fa.

La faccia come il Premier


Anche se secondo me a Repubblica le han scelte un po' cattivelle.