Soprattutto è strano che John Grisham e Philip Roth nella loro beata sbadataggine scapigliata non si ricordano neanche di aver confessato a qualcuno e tantomeno a dei giornalisti della gloriosa testata milanese la loro cupa disillusione sulla parabola politica di Barack Obama, che secondo Libero l’avevan fatto entrambi, ci tenevano proprio a sputare quel rospo lì del loro cinico disincanto di americani risvegliatisi da una puerile e fallace ebbrezza di entusiasmo obamiano; anche perché non si senton neanche tanto disillusi, a dirla tutta.
Non ancora, almeno.