1.11.11

Il conto della storia

image
E proprio nel centocinquantesimo anniversario, si scopre che un paese malgovernato, trascurato, sfruttato fino al midollo, alla fine non è lo stesso, che tutto va bene uguale e siamo ancora nel consesso delle nazioni; ora che i sicari dell’economia del FMI preparano lo sbarco, le banche vacillano, e ogni pioggia si porta via vite, ricchezze, beni e benessere. Che il peso delle scelte e non scelte di centocinquanta anni di politica e mafia, di baby pensioni, di maxi favori, di solenne spregio per la semplice amministrazione della cosa pubblica, dal territorio al patrimonio, da parte di una classe di prestigiatori e ciarlatani votati, osannati e sfruttati da un popolo ignorante e ottuso, ora che improvvisamente tutto è chiaro e palese, speriamo almeno che aver visto il baratro, se non ci finiamo dentro, ci aiuti per il futuro.