Che la
situazione sia critica lo dicono
anche i numeri. Dicono anche che ci sono in carcere, a oggi, due persone
per bigamia e nessuno per corruzione. Ce ne sono un’infinità per reati
contro il patrimonio e nessuno per frode fiscale. Ma vediamo meglio il
dettaglio e quello che scrive Cancellieri. I detenuti in carcere sono
64.564 e, tra questi, sottolinea il ministro, 38.625 quelli definitivi,
con condanne passate in giudicato, 24.774 quelli in custodia cautelare,
1195 gli internati. E la politica è soprattutto
sulla custodia cautelare che vuol lavorare.
[...]
DEI
DETENUTI oggi in carcere in attesa della condanna di primo grado, 8.657
sono dietro le sbarre per spaccio di droga (14.378 sono invece quelli
con condanna definitiva). È il numero più alto. 3564 invece devono
rispondere di rapina, 2.792 di omicidio volontario. E ancora: 1.982 sono
per estorsione, 1.824 per furto, 1.107 per associazione di stampo
mafioso, 809 per ricettazione, 709 per violenza sessuale, 356 per
associazione per delinquere, 320 per maltrattamenti in famiglia, 137 per
sequestro di persona, 100 per pedofilia, fino ai 33 per bancarotta, 26
per strage e 11 dentro per truffa.
Emiliano Liuzzi,
La corruzione non porta in carcere, avere due mogli sì, FQ 03.11.13 p. 5.
It was the first time the Red Cross had been engaged in mass food aid
collection in the UK since 1945. The aim was to help feed about 130,000
people. By the way, the charity estimates that 5.8 million people in
Britain are struggling to afford everyday essentials like food.
Andreas Whittam Smith - Poverty is the defining problem of our age (The Indipendent)
La vera storia dell'impero moderno - della corporatocrazia che sfrutta i disperati e sta compiendo il saccheggio di risorse più brutale, egoistico e in ultima analisi autodistruttivo dela storia - ha poco a che fare con ciò che i giornali rivelavano quella mattina e ha tutto a che fare con noi. E questo, ovviamente, spiega perché è così difficile ascoltare la vera storia. Preferiamo credere al mito che migliaia di anni di evoluzione sociale della razza umana abbiano finalmente perfezionato il sistema economico ideale, anziché affrontare il fatto che abbiamo semplicmente preso per vero un concetto falso e l'abbiamo accettato come vangelo. Ci siamo convinti che qualsiasi tipo di crescita economica giova all'umanità, e che maggiore è la crescita e più diffusi sono i benefici. Infine, ci siamo persuasi a vicenda della validità e della giustezza morale del corollario a questo concetto: che cioè quanti eccellono nell'alimentare il fuoco della crescita economica vadano esaltati e ricompensati, mentre chi è nato ai margini può essere sfruttato.